La Repubblica riconosce la Lingua dei Segni Italiana

Il 19 maggio 2021 entra di diritto nella storia della comunità sorda italiana: la Camera ha approvato il disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione in legge del cosiddetto Decreto Sostegni con l’articolo 34-ter "Misure per il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana e l’inclusione delle persone con disabilità uditiva"
riconoscimento LIS Lingua dei Segni Italiana

La Camera dei deputati il 19 maggio ha approvato, con l'a.c. 3099, il disegno di legge S.2144 di "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19" , già approvato dal Senato. Il cosiddetto Decreto Sostegni prevede, infatti, con l’articolo 34-ter "Misure per il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana e l’inclusione delle persone con disabilità uditiva".

In attuazione degli articoli 2 e 3 della Costituzione e degli articoli 21 e 26 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, nonché in armonia con gli articoli 9, 21 e 24 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e ratificata ai sensi della legge 3 marzo 2009, n. 18, la Repubblica riconosce, promuove e tutela la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la Lingua dei Segni Italiana Tattile (LIST).

La Repubblica riconosce le figure dell'interprete LIS e dell'interprete LIST quali professionisti specializzati nella traduzione e interpretazione rispettivamente della LIS e della LIST, nonché nel garantire l'interazione linguistico-comunicativa tra soggetti che non ne condividono la conoscenza, mediante la traduzione in modalità visivo-gestuale codificata delle espressioni utilizzate nella lingua verbale o in altre lingue dei segni e lingue dei segni tattili. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con i Ministri dell'università e della ricerca e per le disabilità, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge, sono definiti i percorsi formativi per l'accesso alle professioni di interprete LIS e di interprete LIST e sono altresì definite le norme transitorie per chi già esercita le medesime professioni alla data di entrata in vigore della presente disposizione.
Al fine di favorire l'accessibilità dei propri servizi, le pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, promuovono progetti sperimentali per la diffusione dei servizi di interpretariato in LIS e in LIST e di sottotitolazione. Al fine di favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità uditiva, la Presidenza del Consiglio dei ministri promuove campagne di comunicazione.

Il Presidente Nazionale dell'ENS, Ente Nazionale Sordi, Giuseppe Petrucci ha così commentato: "È un crocevia fondamentale e storico verso la piena inclusione delle persone sorde e l’abbattimento delle barriere della comunicazione, lo aspettavamo da troppo tempo. Oggi dobbiamo festeggiare, oggi siamo arrivati a questa legge di civiltà e uguaglianza che garantisce l'accessibilità, la libertà di scelta linguistico-comunicativa delle persone sorde e rappresenta il primo passo per garantire, finalmente, tutti i loro diritti di cittadinanza".

Fonte: Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Ens

Fonte foto e video: Ens

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