In vigore le linee guida per le attività educative non formali e ricreative

Pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 31 maggio le linee guida per le attività educative non formali e informali e ricreative, volte al benessere dei minori durante l'emergenza COVID-19, con attenzione a operatori, educatori e animatori con disabilità, in situazioni di fragilità
Pubblicate le linee guida per le attività educative non formali ed informali ricreative in sicurezza

Pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 31 maggio e dal Dipartimento per le politiche della famiglia le Linee guida per la gestione in sicurezza di attività educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l'emergenza COVID-19, aggiornate al 21 maggio 2021.

Il testo è stato redatto grazie al lavoro congiunto con ANCI, Associazione nazionale comuni italiani, UPI, Unione delle Province d'Italia, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, SIP, Società italiana di pediatria, d'intesa con i Ministeri dell'istruzione, della salute, del lavoro e delle politiche sociali, delle politiche giovanili e dello sport, ed è integrato dalle raccomandazioni del CTS, Comitato tecnico-scientifico del Dipartimento della protezione civile, della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Nel testo delle linee guida sono fornite specifiche indicazioni per l'organizzazione delle attività educative in sicurezza, quali l'organizzazione degli spazi, anche in rapporto al numero di ragazzi ospitati, sulle modalità di accompagnamento accesso ed accoglienza dei minori nelle strutture e mantenimento della necessaria profilassi, e le attenzioni per i minori, gli operatori, gli educatori e gli animatori con disabilità, in situazioni di fragilità o appartenenti a minoranze. Nello specifico, le linee guida fanno riferimento alle situazioni particolari in cui le attività educative coinvolgono minori con esigenze specifiche che, ad esempio, non possono prevedere l'uso della mascherina, poiché incompatibile con la loro condizione. Attenzioni sono previste per i minori, gli operatori, educatori e animatori, anche volontari, con disabilità e in situazioni di fragilità, con il potenziamento della presenza del numero degli operatori, educatori o animatori nel gruppo laddove necessario fino a portare eventualmente il rapporto numerico a un operatore, educatore o animatore per ogni bambino o adolescente inserito. Nel caso in cui siano presenti minori sordi alle attività educative, ricordando che non sono soggetti all’obbligo di uso di mascherine i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti, può essere previsto l’uso di mascherine trasparenti per garantire la comunicazione con gli altri minori e gli operatori, educatori e animatori, favorendo in particolare la lettura labiale.

Fonte: Ministero per le Pari Opportunità Dipartimento Politiche per la Famiglia

Link utili: Ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia, Ministero della Salute, Gazzetta Ufficiale n 128 del 31 maggio 2021

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