In Basilicata progetto pilota per coinvolgere le persone fragili nelle esercitazioni di Protezione Civile

La Regione Basilicata ha dato il via al “Progetto di Esercitazione” con l’obiettivo di istituire una corretta gestione e presa in carico dei soggetti fragili durante un’emergenza di protezione civile

Regione Basilicata nasce il progetto di esercitazione

In Basilicata nasce il "Progetto di Esercitazione". Il 26 febbraio si è tenuta presso la Direzione Generale per la Salute e Politiche della Persona della Regione Basilicata, una riunione operativa finalizzata all’approvazione del documento “Progetto di Esercitazione” per l'istituzione della corretta gestione e presa in carico dei soggetti fragili durante un’emergenza di protezione civile. Ne ha dato notizia il vicepresidente e assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, di concerto con il dirigente regionale della Protezione Civile, Giovanni Di Bello.

Si tratta di una novità assoluta per la Basilicata- ha dichiarato Fanelli – per la prima volta sul nostro territorio, si realizza l’opportunità concreta di formare e preparare la popolazione più vulnerabile di fronte al verificarsi di un evento calamitoso affinché ognuno conosca il proprio ruolo e aiuti il prossimo in un’ottica di sinergia e di collaborazione multilivello. Contemporaneamente, l’intento è quello di migliorare la capacità di risposta e gestione del Servizio regionale di Protezione Civile di fronte ad uno scenario emergenziale, in questa prima fase concentrandosi sul rischio sismico, con interessamento dei soggetti fragili. Il progetto, per la cui realizzazione hanno collaborato la Regione Basilicata, la Protezione Civile regionale, il Comune di Potenza e la direzione strategica dell’Asp, attori che ringrazio nuovamente, è in fase sperimentale ma costituisce anche un test pratico della Direttiva Asl SVEI (che prevede il coinvolgimento dei medici e degli infermieri in eventi emergenziali) nell’ottica di definizione di un modello operativo che possa essere applicato ovunque sul territorio lucano e per qualunque evento o almeno definisca i principi guida per lo svolgimento delle attività da attuarsi in caso di emergenza. Oltre a quanto previsto dalla Direttiva, saranno dunque intrapresi percorsi di formazione dedicati ai medici e agli infermieri designati dall’azienda sanitaria di Potenza,  ai volontari, agli anziani, ai ragazzi in età scolare e alle persone con disabilità intellettiva e sensoriale. Vogliamo realizzare un approccio integrato all’emergenza che rivolga grande attenzione alle persone fragili – ha concluso Fanelli – e il piano di esercitazione costituisce un primo tassello per l’avvio di una grande opera di sicurezza pubblica”.

“Con l’approvazione del documento di istituzione del progetto esercitazione, la Basilicata si pone tra le prime Regioni d’Italia a sperimentare il modello di intervento individuato dalla direttiva SVEI”, nella gestione delle vulnerabilità ha dichiarato Di Bello. Esprimendo poi i ringraziamenti a coloro che hanno contribuito alla stesura del progetto, l'assessore ha rimandato all'esercitazione finale prevista nel comune di Potenza nel mese di aprile, preceduta da attività formative indirizzate ai soggetti partecipanti a cura di esperti del settore anche di livello nazionale. La realizzazione di una tale iniziativa – ha concluso – rappresenta la più alta forma di immediato soccorso sanitario e di assistenza alla popolazione nell’ambito delle attività di protezione civile, non solo per le difficoltà insite nell’esercitazione stessa, ma soprattutto perché consentirà di far conoscere e applicare le misure di autoprotezione a quella parte di popolazione più vulnerabile in caso di eventi calamitosi”.

Fonte: Regione Basilicata

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