“I_TEM Integrated digital Training in Emergency Management”: il corso europeo sulla gestione dei gruppi più vulnerabili in emergenza

A Roma, presso la sede operativa del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, si è tenuto un corso di formazione europeo sul tema del soccorso alle persone fragili con esigenze specifiche, come un anziano da trasportare, una persona con disabilità motoria da aiutare o una persona straniera con cui comunicare. Senza un'adeguata preparazione queste esigenze possono divenire “emergenze nell'emergenza”.
i volontari al corso di formazione europeo di protezione civile

Il corso di formazione europeo di Protezione Civile è la prima parte del progetto "I_TEM Integrated digital Training in Emergency Management", a cui hanno preso parte i volontari di protezione civile di diversi paesi, come Germania, Austria, Lituania, Macedonia, Slovacchia.

Il percorso formativo si è focalizzato su alcuni temi specifici, fra cui: la gestione dei gruppi vulnerabili in emergenza, i valori comuni nel settore della protezione civile, i principi chiave nell'ambito dell'assistenza.

Nato durante i primi mesi dell’emergenza sanitaria da Covid-19, il progetto I_TEM è stato finanziato dal programma europeo Erasmus+ KA204 – Strategic Partnerships for adult education, e vuole formare i volontari nella gestione delle esigenze specifiche delle persone più fragili, come anziani, minori, persone con disabilità, cittadini stranieri.

corso di formazione di protezione civile europeo

Sono 6, i volontari italiani selezionati per partecipare al corso, tramite apposito bando. Tra i partecipanti, Elena Merli, volontaria della Pubblica Assistenza e Soccorso “Valtrebbia” di Travo, che ha lavorato per 15 anni come educatrice professionale ed ora è insegnante di sostegno a Piacenza.

È stato molto interessante poter partecipare a questo percorso – spiega Elena -, incentrato in maniera particolare sulle persone più fragili, con esigenze particolari che rischiano di non essere colte durante la gestione delle emergenze. È importante che si stia creando questa nuova cultura, attenta agli aspetti relazionali, sociali e sociologici. Inoltre è stato molto interessante anche potersi confrontare con volontari di altre nazioni. Per quanto riguarda la nostra associazione, portiamo avanti lo spirito del nostro fondatore Riccardo Kufferle, che ha creato la pubblica Valtrebbia 40 anni fa con la finalità di assistere le persone bisognose sul territorio. A questo scopo si è poi affiancata anche l’attività di soccorso, ma resta nostra missione, e anche la mia partecipazione al corso Anpas, con questa vocazione così sociale, è un portare avanti lo spirito delle origini della Pubblica Valtrebbia”.

Fonti: Piacenza.it, liberta

Articoli correlati:

Dipartimento Nazionale Protezione Civile, ANPAS Nazionale, ANPAS Piacenza, Progetto I_TEM, Progetto Erasmus+