Regione Umbria: distribuite mascherine a indigenti, anziani e disabili

La Regione Umbria, in collaborazione con ANCI Umbria, ha iniziato la distribuzione di guanti e mascherine a persone indigenti e con disabilità

Con l'avvio della fase 2 dell'emergenza Covid-19, la Regione Umbria, d'intesa con l'ANCI - Associazione nazionale comuni italiani  - regionale, ha distribuito il 3 maggio oltre 150 mila mascherine chirurgiche e guanti mono uso da destinare alle categorie più fragili, quali famiglie indigenti, anziani e disabili non autosufficienti, residenti nei 92 comuni umbri.

L'iniziativa è tata presa nel corso della riunione del Comitato operativo regionale, su specifica volontà della Presidente della Regione, Donatella Tesei, condivisa con l'assessore regionale alla Salute e alle Politiche sociali, Luca Coletto.

La distribuzione è avvenuta grazie alla collaborazione di ANCI Umbria e della stessa Protezione Civile regionale.

L'iniziativa autonoma della Regione Umbria si affianca al piano nazionale annunciato dal Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, che il 7 maggio ha consentito alla Regione Umbria di effettuare la distribuzione gratuita di ulteriori 100 mila mascherine riservate ad anziani e disabili non autosufficienti, oltre che al personale dei servizi essenziali. Questo ulteriore quantitativo di mascherine fa parte della dotazione spettante alla Regione Umbria, sulla base del piano di consegne definito Commissario straordinario, che prevede la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale ad alcune categorie, fra cui le persone in condizione di "fragilità".

In base alle esigenze espressa da questa fascia "a rischio" della popolazione, la Giunta regionale dell'Umbria, su proposta dell'assessore alla Salute e alle Politiche sociali, ha calibrato il Piano straordinario di contrasto alle povertà - Emergenza COVID-19, che potrà avvalersi di oltre 8 milioni di euro.

"Il Piano – ha spiegato l'assessore Coletto – delinea una serie di interventi per dare risposta ai nuovi bisogni che esprime la popolazione maggiormente esposta ai rischi derivanti dalla pandemia. È stata predisposta quindi, una riallocazione delle risorse comunitarie, nazionali e regionali, in modo da finanziare interventi resi molto più urgenti in questa fase di emergenza, rispetto a quelli previsti inizialmente. La pandemia, infatti, ha aumentato ancora di più la vulnerabilità delle persone adulte, creando una condizione di disagio sociale che non si identifica esclusivamente con la povertà, ma che si genera quando ad una preesistente situazione di fragilità sociale, si associano emergenze o eventi, anche imprevedibili, che destabilizzano il corso della vita e rischiano di portare la persona o la famiglia all'impoverimento sia sul versante economico, che esistenziale, generando o favorendo percorsi di esclusione sociale".

Il Piano è suddiviso in sei filoni d'intervento che vanno dall'erogazione di buoni spesa destinati all'acquisto di beni di prima necessità e contributi economici per medicinali e utenze domestiche, al sostegno economico alle famiglie per i costi derivanti dall'acquisto di materiale informatico e collegamento alla rete, resi necessari in seguito alla sospensione in aula delle lezioni scolastiche, al supporto ai nuclei con all'interno familiari con disabilità e che si trovano, in questa fase, un notevole aumento dei carichi di cura.

Un carico che per le famiglie potrebbe diventare più problematico con la progressiva riapertura delle attività lavorative e con più o meno lunghi periodi di chiusura delle scuole con un eventuale rischio di isolamento e di esclusione sociale. Altre risorse saranno indirizzate al finanziamento di interventi di potenziamento dei Servizi sociali comunali con particolare attenzione al sostegno socio educativo e alla genitorialità, soprattutto con riferimento ai nuclei familiari in cui sono presenti minori. Un filone degli interventi è dedicato anche al Terzo settore a sostegno dei progetti di volontariato e del Servizio civile per continuare ad assicurare il supporto a favore dei territori e delle comunità.

Fonte: Regione Umbria news 03/05/2020, news del 06/05/2020, news del 09/05/2020

Link utili: RegioneUmbria, ANCI Umbria, Protezione Civile RegioneUmbria, Dipartimento Nazionale Protezione Civile

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