Alluvione in Toscana, le Misericordie a supporto di fragili e mamme con bambini

Per l'emergenza causata dall'alluvione in Toscana le Misericordie hanno attivato su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile il DisEvac (Disability Evacuation) usato anche in Ucraina e il modulo Special Care 

Alluvione in Toscana attivato il DiservacAlluvione in Toscana: La Confederazione nazionale e la Federazione Toscana delle Misericordie hanno attivato su richiesta del Dipartimento della Protezione Civile il DisEvac (Disability Evacuation) usato anche in Ucraina e il modulo Special Care per l'evacuazione delle persone più fragili, con disabilità e per le mamme con bambini.

Dall' inizio dell’emergenza alluvione in Toscana giovedì notte, le Misericordie, si sono attivate dalla sala regionale, per soccorrere la popolazione ancora una volta sorpresa dal drammatico evento naturale. Durante la notte si sono verificati veri e propri casi di salvataggio di persone rimaste intrappolate nelle loro abitazioni o nelle loro auto. Dalle primi luci dell’alba resisi conto della drammaticità e vastità della situazione la sala regionale di concerto con la sala nazionale ha visto affluire anche le forze delle Misericordie della Puglia, della Campania e dell’ Umbria, che hanno operato con idrovore e mezzi per supportare l’azione di asporto dell’acqua e fango, nonché attraverso la fornitura di generi alimentari, alla popolazione. Da subito si è presentata l’emergenza del sostegno ed evacuazione delle persone maggiormente vulnerabili, fragili, con disabilità, degli anziani e delle mamme con bambini. 

L’Area Emergenze della Confederazione Nazionale, guidata dal direttore Gionata Fatichenti, e quella della Federazione regionale della Toscana, guidata da Filippo Pratesi, hanno attivato a Montemurlo (PO) e a Montale (PT), il DisEvac (Disability Evacuation), strumento versatile pensato per evacuare in maniera protetta ed assistita le persone fragili, disabili o con specifiche necessità. I volontari hanno così portato al sicuro - nelle sedi della Arciconfraternita della Misericordia di Prato, della Misericordia di Montemurlo e della Misericordia Di Montale, allestite per l’accoglienza - le persone che si trovavano ancora nelle abitazioni a ridosso dei torrenti Agna e Bagnolo, considerati a rischio di nuova esondazione. È stato attivato anche il modulo Special Care delle Misericordie, per rispondere ai bisogni più immediati degli anziani, delle persone con disabilità e delle mamme con bambini piccoli.

Ancora una volta - spiega il presidente della Confederazione Toscana, Alberto Corsinovi- la passione unita alla generosità e gratuità dei fratelli e sorelle delle misericordie toscane ha riposto a questa grave emergenza che ci ha toccato direttamente causando morti e distruzione infinita. Nell’esprimere il più grande cordoglio per coloro che sono deceduti, è stato commovente l’impegno che le donne e gli uomini delle nostre associazioni colpite dall’alluvione, dopo aver messo in salvo i propri cari e non curandosi dei propri beni, si sono precipitati nelle nostre sedi per porsi al servizio di chi era nel bisogno. Lo considero davvero un esempio di vero e raro altruismo per il quale esprimo il mio più commosso grazie. Ancora una volta le Misericordie della Toscana hanno risposto “presente”.

Tra i comuni di Prato, Montemurlo e Montale sono state raggiunte per compilare la scheda triage 400 persone ritenute fragili e circa 50 di queste sono state evacuate, principalmente anziani e uomini e donne con disabilità che risiedono a pian terreno - spiega il direttore dell’Area Emergenze, Gionata Fatichenti - Il servizio Disevac attivato nella serata del 4 novembre ha visto l’attivazione di due colonne composte da sei mezzi attrezzati con pedane, quattro auto, cinque pulmini senza pedane e cinque ambulanze, il tutto coadiuvato dalla collaborazione di quaranta volontari tra autisti ed accompagnatori”.

Il cuore e l’efficienza delle Misericordie si sono visti tutti in questa emergenza - spiega il presidente della Federazione nazionale Domenico Giani- : come sempre, il grazie più grande va ai nostri volontari, che non si sono risparmiati scendendo in campo in oltre 500. Gli strumenti che il Dipartimento della Protezione Civile ci ha affidato in gestione, sono il fiore all’occhiello dell’assistenza prestata ai cittadini nelle emergenze”.

Fonte e foto: Confederazione nazionale delle Misericordie

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