Il Disevac delle Misericordie a Rzegzow al confine tra Polonia e Ucraina

Il servizio Disevac (Disability Evacuation) è il primo in Italia pensato per evacuare in maniera protetta ed assistita le persone che hanno una disabilità motoria. Il suo impiego in aiuto alle persone con questa fragilità nella cittadina polacca di Rzegzow, al confine con l'Ucraina.

Le Misericordie è una Confederazione che riunisce oggi oltre 700 confraternite ed ha, complessivamente, circa 670 mila iscritti, dei quali, oltre 100 mila impegnati attivamente in attività di soccorso a persone in stato di bisogno e sofferenza. E' la prima realtà italiana ad occuparsi in modo specializzato dell'evacuazione di persone fragili in situazioni d'emergenza. Il servizio riesce ad accompagnare fino a 36 persone contemporaneamente con l'obiettivo di raggiungere il primo centro di accoglienza e, subito dopo, il primo aeroporto disponibile.

Il servizio Disevac (Disability Evacuation) è pensato per evacuare in maniera protetta ed assistita soggetti deambulanti fragili, non deambulanti con sedia a rotelle e allettati in barella. A differenza del Medevac, che si occupa del trasferimento di pazienti sanitari (anche urgenti), in questo caso l’attenzione si concentra su soggetti fragili, disabili o con specifiche necessità.

Dall’inizio dell’emergenza, le Misericordie hanno attivato una serie di corridoi umanitari attraverso i propri contatti sul territorio e ad una rete di collaborazione con organizzazioni religiose. In questo modo sono state portate in salvo in Italia centinaia di persone, con operazioni “family link” oppure in strutture di accoglienza dedicate.

Misericordie in prima linea

Il governo italiano, tramite il Dipartimento della Protezione Civile, ha scelto di avvalersene per evacuare i profughi ucraini più fragili. Il servizio Disevac delle Misericordie è pensato per questo scopo, ossia portare in salvo (in maniera protetta ed assistita) tre tipologie di soggetti fragili, i deambulanti fragili, i non deambulanti con sedia a rotelle e gli allettati in barella. Un compito che lo differenzia del MedEvac, ideato per il trasferimento di pazienti sanitari anche urgenti.

Riportiamo un breve stralcio dell'intervista a Domenico Giani, presidente delle Misericordie, tratta dalla testata quotidiana on-line 'Formiche.net'. 

"Presidente Domenico Giani, cosa avete fatto e state facendo come Misericordie per aiutare gli ucraini?

Ad oggi abbiamo raccolto, trasportato e consegnato con diverse missioni tonnellate di beni di prima necessità, farmaci, medicine, cibo, vestiti. Abbiamo attivato, con L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), una raccolta fondi per donare in favore del popolo ucraino e poi abbiamo evacuato i profughi ucraini più fragili, tra cui molti bambini, e inviato il Disevac.

Vi state prendendo cura anche dei bambini ucraini?

All’inizio di aprile abbiamo evacuato da Lublino molti bambini che erano stati assistiti da una fondazione ucraina ma non erano più al sicuro. Li abbiamo accolti nelle nostre strutture in Toscana dove, in attesa di tornare dai loro genitori, potranno continuare il percorso di crescita scolastica e sociale in un ambiente protetto, anche insieme ad alcune delle loro educatrici. È un programma che stiamo portando avanti in sinergia con il Ministero dell’Interno, prefetture e Protezione Civile."

Il 7 giugno la Confederazione delle Misericordie ha compiuto 123 anni. Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio, in un messaggio inviato al Presidente Domenico Giani, definisce le Misericordie “un asset di assoluto rilievo del nostro sistema di volontariato.

Fonti: Interris Le Formiche.net Misericordie d'Italia


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