Il Gruppo Sportivo ENS Varese, in collaborazione con il Comitato locale della Croce Rossa Italiana, ha organizzato un corso BLSD con tecniche di massaggio cardiaco e disostruzione.
Dodici nuovi operatori BLSD, tra cui otto persone sorde, hanno completato a Varese un corso intensivo di primo soccorso grazie a una collaborazione tra il Gruppo Sportivo ENS Varese e la Croce Rossa Italiana – Comitato di Varese. L’iniziativa ha unito formazione sanitaria e accessibilità, dimostrando come anche chi comunica in lingua dei segni possa acquisire competenze salvavita fondamentali.
Un corso pensato per essere davvero accessibile
Il percorso ha incluso teoria e pratica sull’uso del defibrillatore semiautomatico, il massaggio cardiaco, le manovre di disostruzione e la gestione dell’emergenza. Fondamentale la presenza dell’interprete Emanuele, alla sua prima esperienza in un contesto sanitario, che ha reso possibile una comunicazione fluida tra docenti e partecipanti.
L’approccio inclusivo ha permesso a tutti di apprendere in un clima sereno, superando le iniziali difficoltà dovute alla complessità dei temi trattati. Le interazioni sono state numerose e bidirezionali, creando un confronto costruttivo sull’accessibilità nelle situazioni di emergenza.

Al termine della giornata, tutti i partecipanti hanno ottenuto il patentino BLSD. Un risultato importante non solo per chi ha partecipato, ma anche per l’intera comunità, che può contare su nuove persone preparate a intervenire in caso di arresto cardiaco.
Le parole del presidente Cristian Gnodi:
“Anche le persone sorde possono fare tutto: chiamare i soccorsi, eseguire le manovre di rianimazione e usare il defibrillatore. È un’esperienza che arricchisce e forma. Ringraziamo la Croce Rossa per la pazienza e per la disponibilità nel comprendere come comunicare con una persona sorda.”
Un modello da replicare
Il corso rappresenta un esempio concreto di come l’inclusione possa trovare spazio anche nella formazione sanitaria. Il Gruppo Sportivo ENS Varese auspica che questo sia solo il primo di molti progetti in collaborazione con la Croce Rossa, per costruire insieme una cultura del primo soccorso davvero alla portata di tutti.
«Ringraziamo i volontari della Croce Rossa per la pazienza e la disponibilità – conclude Gnodi. Credo che questo scambio abbia arricchito entrambi i gruppi e abbia dimostrato quanto sia possibile abbattere le barriere con la formazione giusta».
Fonte e foto: VareseNews, ASD GS ENS VA FB
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