Oltre tutte le barriere: il Campo estivo dell’Ordine di Malta

Dal 31 luglio al 7 agosto, si sono aperte le porte del Maltacamp, il campo estivo internazionale che, da oltre 30 anni, permette a ragazzi con disabilità e non, provenienti da tutto il mondo, di vivere una settimana all’insegna del divertimento, dell’avventura e dello svago. Più di 450 le persone tra iscritti, staff e volontari, che si sono ritrovate dal vivo per prendere parte alle tante attività in programma: laboratori, escursioni e tanto altro. La capo campo Pinto Folicaldi: "Tre anni di lavoro a causa della pandemia per trasformarlo in casa per tutti i partecipanti"
immagine relativa al campo estivo Cisom

Una dimensione unica, animata dalla voglia di “divertimento ma anche di riflessione”, dove “non ci sono barriere fisiche, sociali e culturali, dove non conta quali siano i problemi che affronti nella vita di tutti i giorni”. E’ anche questo il 37esimo “Malta Camp”, il Campo estivo internazionale dell’Ordine di Malta per ragazzi con disabilità, che si è svolto tra domenica 31 luglio e sabato 7 agosto presso il monastero di San Vincenzo Martire di Bassano Romano, in provincia di Viterbo. Un evento realizzato dal Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta con il patrocinio e la collaborazione del Dipartimento di Protezione Civile, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, della Marina Militare e della Guardia Costiera. Con l’agenzia Dire, ne parlano i due capi campo, Gianluca Coco, 36 anni, e Sofia Pinto Folicaldi, 25 anni, che si definiscono “emozionati e carichi”.

Il campo estivo – 450 partecipanti fra staff e ragazzi fra i 18 e i 36 anni e provenienti da 22 Paesi – è tornato a svolgersi dopo tre anni di pausa per la pandemia di Covid-19. “Quello dell’emergenza sanitaria è stato un periodo duro per tutti ma forse ancora di più per i ragazzi disabili, vista la complessa condizione di partenza”, conferma Pinto Folicaldi. “Questa iniziativa è un’occasione di spensieratezza e divertimento. Crediamo e speriamo veramente che sia una fonte di gioia. Noi ci siamo emozionati molto nel rivedere i partecipanti”. L’inizio del campo è stato preceduto da tre anni di preparazione, coordinati dal Comitato Organizzatore composto da giovani volontari dei tre Gran Priorati d’Italia, in collaborazione con l’Associazione italiana dei Cavalieri dell’Ordine di Malta e con il supporto logistico del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta. Le ultime settimane di allestimento e sopralluoghi poi sono state di lavoro frenetico perché, come evidenzia ancora Pinto Folicaldi, “l’obiettivo è quello di trasformare in casa ogni luogo che ospita i partecipanti, molti dei quali presentano una serie di necessità specifiche anche dal punto di vista fisico”.

LE INIZIATIVE DELLA MANIFESTAZIONE
Ricco il calendario della settimana, con tante iniziative dentro e fuori il Monastero. Ad esempio, racconta la capo campo, “siamo stati tutti insieme in visita al Vaticano, dove abbiamo assistito alla Messa Solenne, celebrata dal Cardinale Silvano Maria Tomasi, Delegato Speciale del Papa presso l’Ordine di Malta. Poi c’è il parco avventura a Riva dei Tarquini, dove sono previste una serie di attività ludiche in un luogo pieno di alberi, pensate per permettere la massima partecipazione anche ai ragazzi in sedia a rotelle”.

ACCOLTI ANCHE DUE RAGAZZI DALL’UCRAINA
Aspetti questi, che assumono una forza ancora maggiore alla luce della presenza di due ragazzi provenienti dall’Ucraina, vessata da quasi sei mesi da un’offensiva militare russa. “Sono una coppia di ragazzi che è riuscita a partecipare grazie alla collaborazione della Polonia, che ringraziamo molto”, spiega Pinto Folicaldi. “Per noi è una fonte di soddisfazione poter contribuire a far star bene due persone che hanno vissuto una situazione così complessa”.

L’organizzazione del campo estivo non ha sottovalutato il problema del Covid-19, che continua a far registrare contagi abbastanza alti in Italia. “Abbiamo chiesto a tutti i partecipanti di avere le tre dosi di vaccino - conferma la capo campo- abbiamo fatto tamponi all’arrivo e il giorno dopo e poi l’uso della mascherina nei momenti di maggior assembramento”.

Operazioni necessarie per tutelare partecipanti e volontari e per preservare l’esperienza, che Pinto Focaldi si augura “possa rimanere come una traccia da portare a casa: è questo il nostro obiettivo, che lo spirito del campo possa vivere anche una volta concluso”.

Per contribuire all’ottima riuscita di questo meraviglioso evento, il CISOM ha garantito l’indispensabile supporto logistico. Con l’aiuto di oltre 30 volontari professionisti della logistica, provenienti dai Raggruppamenti del Lazio, Umbria, Abruzzo e Toscana, ha messo a disposizione diversi mezzi per allestire il Campo quali un autocarro con gru, un autocarro per trasporto materiali, quattro furgoni per il trasporto di persone, due furgoni per trasporto materiali, due ambulanze e quattro pick–up.

FonteCisom Agenzia Dire

Articoli e interviste correlati:

Link utili: Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta