16a Conferenza Degli Stati Parti Della CRPD – COSP16: tra i temi l’accessibilità digitale

E' in corso presso la sede delle Nazioni Unite dal 13 al 15 giugno la 16a Conferenza Degli Stati Parti Della CRPD - COSP16 

accessibilità digitale tra i temi della 16 conferenza degli stati parti dell'ONUE' in corso dal 13 giugno fino al 15 presso la sede delle Nazioni Unite a New York la 16a Conferenza Degli Stati Parti Della CRPD - COSP16 - "Armonizzare le politiche e le strategie nazionali con la CRPD: risultati e sfide" per discutere tra i vari temi anche di accessibilità digitale".

Sessione accessibilità digitale

Nel corso dei lavori sono prese in esame le tecnologie digitali che includono vari strumenti, sistemi, dispositivi e risorse elettroniche con le quali i dati vengono generati, archiviati o elaborati. Alcuni esempi noti di tecnologia digitale sono Internet, i social network, i giochi online, computer, tablet, calcolatrici, software e applicazioni, cellulari, tecnologie video per il telelavoro, telemedicina, GPS, bancomat, online banking, musica digitale, 5G, realtà virtuale, smart home e intelligenza artificiale.

Quadri normativi e strumenti politici internazionali rilevanti

La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità  riconosce che l'accessibilità digitale svolge un ruolo fondamentale per responsabilizzare le persone con disabilità e garantire loro il pieno riconoscimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Nel preambolo si sottolinea l'importanza dell'accessibilità delle informazioni e della comunicazione. L'accesso alle informazioni e alle tecnologie è più volte richiamato nel documento attraverso la statuizione di norme, raccomandazioni e misure tese a promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuovi tools in grado di favorire la piena accessibilità ai media, pur garantendo la massima tutela degli utilizzatori con disabilità. 

L'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile contiene un obiettivo fondamentale per l'inclusione digitale, come peraltro indicato nel target 9.c, in cui gli Stati sono invitati ad incrementare l'accesso alle tecnologie (TIC ) in modo significativo e adoperarsi per fornire l'accesso universale a Internet nei Paesi meno sviluppati.

Per garantire il pieno coinvolgimento nello sviluppo e nell'utilizzo di tecnologie digitali, da parte di tutti i cittadini, l'Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU) e l'Iniziativa globale per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione Inclusive raccomanda che l'accessibilità sia pienamente implementata attraverso l'incorporazione dei requisiti, dei principi e degli standard di accessibilità delle TIC mediante politiche e provvedimenti normativi. Nel piano strategico ITU per il 2020-2023, approvato ai sensi della risoluzione 71 (Rev. Dubai, 2018), l'importanza dell'inclusività è evidenziata nel target 2.9, con riferimento all'obiettivo di creazione di ambienti abilitanti per garantire telecomunicazioni e TIC accessibili ale persone con disabilità in tutti i Paesi entro il 2023.  Del resto, sin dal 2018, la Conferenza dei plenipotenziari dell'UIT ha approvato tre risoluzioni sull'accessibilità delle TIC per le persone con disabilità: risoluzione 175 (Rev. Dubai, 2018), sull'accessibilità delle telecomunicazioni e delle TIC per le persone con disabilità; risoluzione 191 (Rev. Dubai, 2018), su una strategia per il raccordo ed il rafforzamento della cooperazione tra i tre settori dell'ITU, tra l'altro per ridurre il Digital Divide e le carenze relative alla standardizzazione per le persone con disabilità; infine, la risoluzione 196 (Rev. Dubai, 2018), sulla protezione di utenti e consumatori di servizi di telecomunicazione, con un particolare impegno affinché l'accesso alle telecomunicazioni e alle TIC sia aperto, conveniente e inclusivo con specifico riguardo alle persone con disabilità.

Principali problemi e sfide per garantire il accessibilità digitale per le persone con disabilità

I siti web sono stati classificati come una delle TIC più importanti per le persone con disabilità in termini di accesso all'assistenza sanitaria, all'istruzione, all'occupazione, ai servizi governativi e alla partecipazione alla vita politica e pubblica. Tuttavia, le persone con disabilità continuano ad avere difficoltà nell'utilizzo di Internet. 

Dal 1990 sono stati adottati e aggiornati diversi standard internazionali di web accessibility. Uno studio condotto nel 2022 su oltre un milione di siti web visitati ha rivelato che il 97% delle home page aveva difetti rilevabili in conformità con le Web Content Accessibility Guidelines del World Wide Web Consortium. Nel 2020, il 63% dei portali governativi e cittadini non rispettavano nemmeno le linee guida per l'accessibilità dei contenuti web. L'Africa è stato il continente con la più alta percentuale di paesi (87%) i cui siti web degli uffici governativi non era accessibile alle persone con disabilità e l'Europa ha avuto la percentuale più bassa (30%).

Allo stesso modo, nell'ambito dei social network, uno studio condotto nel 2019, ha messo in evidenza disfunzioni riguardanti l'accessibilità per le persone cieche. I portali online per l'accesso ai test diagnostici per COVID-19, appuntamenti per le vaccinazioni e altre informazioni vitali presentano di frequente delle criticità di accesso. Uno studio sull'accessibilità di 21 siti web governativi in ​​Europa e Asia ha rivelato che un gran numero di essi non era completamente accessibile per le persone con disabilità. 

Risposte per vincere le sfide attuali e future sull'accessibilità digitale

Nel 2020, l'ITU ha pubblicato linee guida su come garantire che le informazioni, i prodotti e i servizi digitali fossero accessibili a tutti, incluse le persone con disabilità, durante la pandemia di COVID.

Le linee guida indicano due concetti chiave: 

  • garantire che le informazioni digitali, e i servizi che sono stati divulgati concorrano alla riduzione la diffusione del COVID-19 essendo divulgati in formati adeguati a consentire a tutte le persone, comprese quelle con disabilità, l'accesso a tali informazioni vitali; 
  • garantire che tutte le persone, comprese quelle con disabilità, possano accedere alle informazioni digitali, comprenderle e utilizzarle insieme ai servizi digitali forniti  attraverso vari mezzi, come schermi elettronici negli spazi pubblici e altre modalità di diffusione dell'informazione pubblica, radio, televisione, messaggi sms, WhatsApp, email, social network e siti web.

La via da seguire: raccomandazioni politiche sull'accessibilità digitale

Data la crescente importanza dell'economia digitale, è essenziale investire nell'accessibilità digitale per le persone con disabilità. La digitalizzazione dei servizi e le attività sono aumentate notevolmente durante la pandemia di COVID-19. sebbene i Paesi stiano sempre più adottando leggi, politiche, strategie e programmi che tengano conto dell'accessibilità digitale.

Molti siti Web, dispositivi digitali, piattaforme di social media e sistemi di intelligenza artificiale rimangono inaccessibili alle persone con disabilità. Durante la pandemia, le carenze nell'accessibilità digitale hanno riguardato in particolare l'apprendimento a distanza, la telemedicina e il telelavoro.

Negli ultimi due anni, la consapevolezza di queste carenze ha portato allo sviluppo di diverse linee guida internazionali sull'accessibilità di informazioni, servizi e prodotti digitali per persone con disabilità.

Domande per guidare la discussione

Le seguenti domande sono state e saranno sottoposte all'esame di tutti i relatori della tavola rotonda e dei partecipanti che assistono al dibattito, tenuto conto del tema generale della  Conferenza, “Armonizzazione delle politiche e delle strategie nazionali con la Convenzione: risultati e sfide”

  • Quali sono i principali ostacoli al progresso verso la pieno accessibilità digitale?
  • In base alla tua conoscenza o esperienza, quali politiche governative sono necessarie per promuovere l'accessibilità digitale?
  • Puoi fare uno o due esempi di misure che hanno incoraggiato produttori di tecnologia digitale, nel settore pubblico o privato, a creare prodotti e servizi accessibili per le persone con disabilità, ad esempio attraverso l'uso dell'Universal design?
  • Puoi condividere una buona pratica innovativa per aumentare la consapevolezza tra governi, decisori, industrie ICT, educatori e datori di lavoro in merito ai vantaggi dell'accessibilità digitale?
  • In alcuni Paesi, le donne e le ragazze con disabilità hanno un accesso più limitato alla tecnologia digitale. Cosa possono fare i governi, il settore privato, l'ICT e la comunità dei disabili per colmare questa lacuna?
  • Quali meccanismi e modelli di finanziamento sono disponibili per supportare la creazione e implementazione di tecnologie assistive per le persone con disabilità nei Paesi in via di sviluppo? Come puoi rendere questi meccanismi più efficaci e sostenibili a lungo termine?
  • Come si possono sfruttare i partenariati pubblico-privato per garantire le tecnologie assistive convenienti e accessibili alle persone con disabilità nei Paesi in via di sviluppo? Quale ruolo possono giocare le organizzazioni internazionali di sviluppo per sostenere queste alleanze?
  • Quali sono le migliori pratiche per la formazione degli sviluppatori e progettisti tecnologici in termini di design inclusivo e accessibilità, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo? Come possono essere integrate queste pratiche nei curricula e nei programmi di sviluppo professionale?

L'articolo 40 della Convenzione Onu stabilisce che "Gli Stati si riuniscono regolarmente in una Conferenza degli Stati Parti (COSP) per esaminare qualsiasi questione relativa all'attuazione della presente Convenzione".

Fonte: Dipartimento degli affari economici e sociali Integrazione sociale delle Nazioni Unite, Sessione Accessibilità Digitale (lingua inglese)

Articoli correlati:

Link utili: UNDRR, ONU Italia, Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, Convenzione ONU sui Diritti delle persone con disabilità