Progetto DDI: orientamento didattica a distanza per studenti con autismo

Il 20 novembre è stato presentato il progetto "DDI" Linee di orientamento per l’erogazione della didattica a distanza
progetto DDI. Linee di orientamento sull'uso della didattica digitale inclusiva per studenti con autismo

È stato presentato il 20 novembre, nel corso di una diretta online, il progetto "DDI - Linee di orientamento sulla didattica a distanza per gli studenti con autismo". L'iniziativa è il frutto della collaborazione tra ANGSA Piemonte sezione di TorinoAssociazione di IdeeCentro Riabilitazione FerreroLunetica, Spazio Blu e la piattaforma DVHI, componenti della rete Help autismo. 

L'evento è stato presentato da Matteo Colombini, cofondatore DVHI, una piattaforma dedicata alle famiglie che hanno un figlio con autismo, che si occupa di metterle in contatto con il professionista di cui hanno bisogno. Arianna Porsi, presidente di ANGSA Torino e del coordinamento Autismo Piemonte e Maria Seira Ozino, pedagogista e psicologa, esperta di disturbi dello spettro autistico. Attraverso il progetto DDI vengono forniti dei suggerimenti e quindi delle linee di orientamento a supporto di genitori ed insegnanti, con strategie che consentono ai bambini e ragazzi con autismo la continuazione della didattica e delle relazioni.

Tra i suggerimenti contenuti nel progetto DDI c'è quello di creare una routine in cui inserire anche le attività didattiche a distanza. In questo senso è importante che ci siano dei momenti della giornata dedicati alle attività scolastiche e che questi siano programmati con anticipo. Un po' come accade a scuola, si potrebbero pianificare, per esempio, i momenti dedicati ai compiti, alle video lezioni, ai giochi o alla merenda. Compatibilmente con le necessità di ogni famiglia, si possono creare delle agende visive per programmare le attività della giornata o dell’intera settimana. Questi strumenti sono facilmente utilizzabili dagli stessi genitori e se condivisi tra le diverse figure che ruotano intorno al bambino si possono rivelare ancora più efficaci. 

Un altro suggerimento riguarda le attività che possono essere svolte dal bambino in autonomia: queste dovrebbero avere delle istruzioni chiare, che siano facilmente comprensibili ai bambini. Per gli studenti con autismo viene consigliato di affiancare, dove possibile, delle immagini per rendere più accessibili le informazioni contenute nelle attività, che dovrebbero essere sempre adattate alle caratteristiche del bambino. Inoltre, anche la riproduzione di video rappresenta un’altra modalità complementare utile per facilitare il loro apprendimento, poiché consente la contestualizzazione e il consolidamento dei contenuti.  Gli educatori, psicologi, terapisti, che hanno la possibilità di continuare a seguire i bambini anche a distanza, hanno il prezioso ruolo di introdurli a queste nuove forme di apprendimento. Infatti, possono sostenere i bambini nel processo di familiarizzazione con i nuovi strumenti, in particolare con le piattaforme online, quali Skype e Zoom che proprio in questo periodo di emergenza hanno reso gratuito l’accesso senza limiti di tempo. Entrambe, oltre a consentire le videochiamate anche di gruppo, hanno un’altra importante funzione, ovvero la “condivisione dello schermo”. Questo permette a insegnanti ed educatori di mostrare dei contenuti direttamente dal loro computer e di affiancare contemporaneamente la spiegazione a voce. A sua volta anche il bambino condividendo lo schermo può mostrare il compito che sta svolgendo, riuscendo a ricevere una risposta immediata. Zoom consente anche la divisione della classe in sottogruppi, per facilitare l’apprendimento cooperativo e sostenere le relazioni tra gli alunni.

Fonte: DVHI

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