Using AI to support people and services during natural disasters (Utilizzare l'intelligenza artificiale per supportare persone e servizi durante i disastri naturali).
Negli ultimi 60 anni il numero di calamità naturali che si verificano in tutto il mondo è aumentato costantemente. Mentre nel 1960 si segnalavano 39 eventi di questo tipo, nel 2023 il numero era salito a 399, con il cambiamento climatico che non fa che aggravare la situazione. Il tipo di disastro più comune è l'alluvione, seguito dalle tempeste e infine dai terremoti.
Un paese particolarmente colpito è la Somalia, nell'Africa orientale. Hannan Ibrahim è assistente del Direttore Esecutivo per la Tecnologia e l'Innovazione presso la Shaqodoon Organization (SO) del Paese. Spiega: "la Somalia affronta sfide frequenti, come le inondazioni stagionali, ma non dispone delle infrastrutture necessarie a prevenirle. Vi sono anche prolungati periodi di siccità. Tuttavia, quando le piogge sono imprevedibili, il loro impatto sui pastori che si spostano con i loro animali è grave. Con il cambiamento climatico, prevenire questi problemi sta diventando sempre più imprevedibile e difficile. Il Somaliland, nel nord del paese, ha subito tempeste tropicali che non sono normali e che, quindi, la popolazione non ha le capacità di gestire".
Shaqodoon, che in somalo significa "cercatori di lavoro", è stata fondata nel 2011 per cercare di affrontare il problema della disoccupazione giovanile nel Paese, che all'epoca si attestava al 90%.
A tal fine, afferma Ibrahim, "l'organizzazione ha creato una piattaforma di abbinamento di offerte di lavoro basata su SMS in un Paese in cui l'accesso a internet è sporadico.
Dopo aver creato la piattaforma di job-matching, il passo successivo di SO è stato quello di consolidare le proprie competenze tecnologiche fornendo servizi di aggregazione SMS alle ONG. Questo processo ha comportato anche la costruzione di relazioni con i fornitori di servizi di telecomunicazioni in tutto il Paese.
In un'ulteriore fase della sua metamorfosi, SO ha poi iniziato a collaborare con l'organizzazione benefica internazionale per l'infanzia World Vision, nell'ambito del Programma di Resilienza in Somalia (SRP). L'SRP supporta le comunità aiutando le famiglie a diversificare il reddito, in modo che possano resistere meglio agli shock causati da siccità o inondazioni.
Dopo esserle stato consigliato di partecipare al programma AI Accelerator organizzato da Tech To The Rescue (TTTR), SO si è unita al gruppo di gestione dei disastri. TTTR mette in contatto le ONG con aziende tecnologiche del settore privato, che le supportano con iniziative di impatto, a titolo gratuito.
Il programma consisteva in un bootcamp di otto settimane incentrato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico, che includeva anche hackathon e networking con altre ONG e aziende tecnologiche. Erano presenti circa 15 ingegneri dei dati per diagnosticare le cause delle carenze del sistema di allerta precoce Saadaal di SO. Una versione potenziata dall'intelligenza artificiale è stata implementata ad aprile. Ibrahim spiega: "Il sistema aggrega dati meteorologici in tempo reale provenienti da diverse fonti, combinandoli con dati storici su precipitazioni e inondazioni. Il tutto viene poi elaborato da intelligenza artificiale basata su agenti per confrontare i dati vecchi e nuovi e creare report personalizzati".
Queste segnalazioni vengono trasmesse al Ministero degli Affari Umanitari e della Gestione delle Catastrofi di uno degli stati sud-occidentali della Somalia. In caso di situazioni critiche, il Ministero invierà avvisi vocali interattivi gratuiti ai rappresentanti delle comunità locali e agli agricoltori in tutto lo stato. Dopo aver ascoltato il messaggio, questi ultimi possono chiamare lo stesso numero verde per ulteriori informazioni e fornire feedback.
Un rapporto analogo viene inviato anche a un Ministero simile in Somaliland, sebbene i dati provengano da fonti locali e coprano ogni aspetto, dall'andamento delle precipitazioni, ai livelli dell'acqua, ai prezzi di mercato dei beni di prima necessità. Ibrahim prosegue: "L'intelligenza artificiale è fondamentale per dare un senso a questi enormi set di dati. Colma il divario tra il sistema e la scarsa competenza dei funzionari ministeriali nel sapere come gestire tutti questi dati. Ora possiamo generare report su diversi indicatori, come la siccità, e l’intelligenza artificiale li analizzerà e creerà riepiloghi. Interpreta i dati aggregandoli e fornendo informazioni semplificate che vengono presentate visivamente ai funzionari tramite una dashboard. Questo permette loro di giungere più facilmente alle conclusioni corrette e ad inviare avvisi accurati. Possono quindi semplificare ulteriormente le informazioni e allertare gli agricoltori e le comunità nelle aree colpite, in modo che possano adottare misure di protezione. L'obiettivo finale della SO è far sì che il sistema di allerta precoce venga adottato a livello di governo federale e, in seguito, renderlo accessibile a un pubblico più vasto".
Un'altra organizzazione che ha beneficiato del programma AI Accelerator di TTTR è il World Institute on Disability (WID). L'obiettivo del WID è rappresentare e promuovere i diritti e le opportunità di 1,3 miliardi di persone con disabilità in tutto il mondo.
Un secondo obiettivo è garantire che altre organizzazioni e individui tengano conto dell'esperienza vissuta dalle persone con disabilità nella creazione di politiche, sistemi, strumenti, prodotti e servizi. Ciò vale anche in situazioni di disastro, in cui le persone con disabilità subiscono un impatto sproporzionato, da due a quattro volte superiore rispetto a quello subito dagli altri membri della comunità.
Le sfide includono la mancanza di sistemi di allerta precoce accessibili, procedure di evacuazione dagli edifici mal pianificate e servizi inadeguati nei rifugi di soccorso. Il risultato è l'esclusione delle persone con disabilità dalle risorse e dai sistemi di supporto, condizioni peggiori in termini di salute e tassi di mortalità più elevati. Marcie Roth, Direttrice Esecutiva e Amministratrice Delegata di WID, spiega:
"La sfida che ci troviamo ad affrontare è legata al fatto che le persone guardano ai risultati e giustificano questa idea con la convinzione che siamo più vulnerabili. I risultati sono dovuti a questa percezione che ci vede più vulnerabili e che quindi sia necessario essere sempre pronti. La causa principale di queste barriere sproporzionate è l'esclusione esplicita ed implicita e la mancata partecipazione alla pianificazione, alla risposta e al recupero. È a causa di questa percezione errata che i soccorritori e le organizzazioni umanitarie non si rivolgono alla comunità delle persone con disabilità in qualità di esperti, per chiedere assistenza, anche se ciò renderebbe la risposta più efficace e sostenibile per l'intera comunità, non solo per le persone con disabilità".
Di conseguenza, WID ha deciso di prendere in mano la situazione e di istituire un centro operativo di emergenza virtuale per supportare le organizzazioni che si occupano di disabilità e la comunità delle persone con disabilità in situazioni di calamità. Fornisce inoltre loro formazione sulle tecniche di risposta alle catastrofi e altra assistenza tecnica. Ad oggi, WID ha supportato queste organizzazioni in 19 paesi, tra cui Ucraina e Turchia.
Il centro operativo di emergenza utilizza il sistema cloud della ONG Visionlink come piattaforma di gestione centrale e archivio dati. Ma l'obiettivo di WID nell'aderire al programma AI Accelerator di TTTR era creare due nuovi strumenti per migliorare ulteriormente il sistema.
Il primo è una intelligenza artificiale basata su agenti che sia intuitiva e che funga da primo punto di contatto per le organizzazioni che si occupano di disabilità "nel momento del bisogno", afferma Dawn Skaggs, Chief Program Officer di WID. L'IA consente loro di condividere le esigenze più urgenti e di identificare le risorse più adatte alle loro esigenze: "Tenendo presente che le organizzazioni che si occupano di disabilità non sono i primi soccorritori, ci sono persone con disabilità, coloro che le rappresentano e le loro organizzazioni, tutti colpiti dallo stesso disastro. Quindi, ci sono molteplici livelli di necessità che l'IA aiuterà a filtrare e di cui può stabilire le priorità".
Il secondo strumento è un web-scraper in tempo reale in grado di identificare e prevedere modelli ricorrenti in relazione ai disastri; funziona allo stesso modo per la necessità di risposta e per la distribuzione all'interno della comunità delle persone con disabilità. Lo sviluppatore Omdena ha già creato "Amy", un prototipo di questo acceleratore di match AI, in fase di completamento: ".... è possibile raccogliere informazioni in anticipo rispetto a un disastro e identificare organizzazioni locali che si occupano di disabilità per fornire loro gli strumenti necessari per essere più preparate. È anche possibile abbinarle in anticipo ai partner. Lo strumento individuerà le risorse ovunque si trovino, ad esempio in un'organizzazione umanitaria. Ma alcune si troveranno anche in luoghi inediti, come aziende che non hanno mai contribuito in situazioni di disastro prima d’ora ma sono interessate ad aiutare le persone con disabilità. Quindi, se riusciamo ad identificare questi interessi e ad unirli, apriamo le porte e coinvolgiamo le organizzazioni che si occupano di disabilità come partner, piuttosto che come destinatari di risorse o di servizi"
Ciò significa anche che l'intero processo di fornitura delle risorse viene notevolmente accelerato. Ad esempio, mentre ci sono voluti nove mesi per far arrivare in Turchia attrezzature per un valore di mezzo milione di dollari in quattro container dopo un violento terremoto nel 2023, i nuovi strumenti di intelligenza artificiale hanno il potenziale per ridurre questi tempi di consegna a pochi giorni.
Skaggs prevede che gli strumenti saranno implementati in estate e pienamente operativi entro la fine del 2025, raddoppiando così la capacità attuale del centro operativo. Come afferma: "Fornendo assistenza tecnica in modo che le persone non debbano occuparsi della logistica, l'IA permetterà alle organizzazioni che si occupano di disabilità di costruire resilienza nelle comunità locali, formandole sulla preparazione e gestendo il processo di risposta. A volte il modo più semplice per affermare il proprio valore è dimostrarlo. Avere la capacità e l'opportunità di dimostrare la propria competenza è un ottimo modo per le organizzazioni che si occupano di disabilità di creare impatto, anziché limitarsi a cercare di farsi ascoltare".
L'intelligenza artificiale continua a dare il meglio di sé nell'aumentare l'efficienza di processi spesso complessi, analizzando grandi quantità di dati per individuare tendenze e modelli e formulando previsioni future su questa base. In nessun campo questo è più vero che nel mondo della risposta alle catastrofi, dove, se usata con creatività come in questo caso, può migliorare la qualità della vita delle persone e, si spera, persino salvarle.
Fonte: DIGINOMICA
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Link utili: Shaqodoon Organization in Somalia, World Institute on Disability