Fragilità e nuove tecnologie: convegno su come sopravvivere alla trasformazione digitale

Un convegno organizzato da OIC e Uneba per fare il punto su un tema che attraversa la sfera sociale di tutti Fragilità e Nuove Tecnologie, Semplificare i processi e abilitare nuovi servizi

locandina fragilità e nuove tecnologie

Facilitare la vita a chi è vulnerabile rende la vita più semplice a tutti: ai familiari, a chi se ne prende cura professionalmente, alle Istituzioni e, ovviamente, alle stesse persone vulnerabili, siano esse anziani, bambini, disabili. La tradizionale gestione analogica (= su carta) di un’organizzazione non è oggi più in grado di soddisfare le attuali esigenze operative ed informative ed in questo senso la trasformazione digitale, per quanto complessa e preoccupante, è di fatto una scelta obbligata. Questo è il leit motiv del convegno Fragilità e nuove tecnologie, promosso dalla Fondazione OIC, Opera Immacolata Concezione, insieme ad Uneba il 26 settembre 2018, presso l’Auditorium Pontello della Civitas Vitae Angelo Ferro a Padova. 

Dopo il saluto di Francesco Facci di Uneba, con la moderazione di Paolo Gubitta, il panel di speaker Lorenzo Gubian di Azienda Zero, Agostino Santoni di Cisco, Piergiorgio De Campo di Noovle, Paolo Semprini di Advenias, Umberto Ferri e Matteo Savoldi di Medas, Livio Pianura di Logostech ha accompagnato i presenti in un percorso di conoscenza sia del contesto generale in cui chiunque si occupi di fragilità si troverà ad operare nei prossimi mesi (dal Fascicolo Sanitario Elettronico alla digitalizzazione degli accertamenti, etc.) sia delle concrete buone pratiche applicative utili a rendere il processo di trasformazione digitale un traguardo possibile e non una faticosa odissea.

Francesco Facci, Uneba, ha sottolineato che a livello di assistenza alle persone più fragili i risultati più efficaci si ottengono nel momento in cui l’azione si svolge o si organizza in rete in modo da attuare forme di collaborazione tra associazioni non profit e istituzioni pubbliche. L’azione del digitale a sua volta appare più efficace nel momento in cui è condivisa con il mondo del pubblico.

Piergiorgio De Campo, CEO di Noovl, ha ricordato che la Fondazione OIC prima di intraprendere un percorso di digital transformation gestiva un grande patrimonio di informazioni su carta che non consentivano una mappatura in tempo reale delle esigenze dei pazienti e della struttura.

Paolo Semprini, CSO di Advenias, ha a sua volta osservato che con i cambiamenti normativi a livello regionale e nazionale, il settore socio sanitario vive una trasformazione che impatta su tutta la filiera dei servizi. È importante saper ridisegnare i macro processi in modo integrato: dalla accoglienza alla pianificazione delle attività, per proseguire con la rendicontazione e alla valutazione dei servizi.

Livio Pianura, Presidente di Logos Technologies porta l’attenzione sulla velocità e sulla disponibilità di tecnologia che all'interno delle organizzazioni rischia di spostare l’attenzione dal fine al mezzo.

Fonte: Fondazione Immacolata Concezione - OIC, Big data 4 Innovation

Link utili: UnebaOsservatorio Professioni Digitali dell’Università di Padova, Azienda Zero, Cisco, Noovle, Advenias, Medas, Logostech