Piano di Protezione Civile della Provincia di Rimini: indicazioni per le persone con specifiche necessità

Il Piano di Protezione Civile della Provincia di Rimini è stato approvato con Delibera della Giunta Regionale dell'Emilia Romagna n. 1713 del 27 ottobre 2025. Le indicazioni per le persone con specifiche necessità

Approvato il Piano di Protezione Civile della Protezione Civile della Provincia di RiminiIl Piano di Protezione Civile della Provincia di Rimini è stato approvato dalla Giunta della Regione Emilia Romagna con Deliberazione N. 1713 del 27 ottobre 2025. Il documento rappresenta il piano di protezione civile provinciale e di ambito per la provincia di Rimini, in applicazione della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 aprile 2021 recante “Indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali”, ai
sensi dell’articolo 11 comma 1 lettera b) del D. Lgs. 1/2018 e ss.mm.ii. “Codice della Protezione Civile”, e della deliberazione di Giunta regionale n. 1103 del 4 luglio 2022. Attraverso il piano sono stati individuati i confini amministrativi provinciali, come livello territoriale ottimale su cui strutturare un modello organizzativo di livello sovracomunale omogeneo per il territorio regionale per l’esercizio delle funzioni di protezione civile in ordinario e in emergenza.

I capitoli di cui si compone il Piano rappresentano la struttura del documento di pianificazione provinciale/ambito di protezione civile:

  • inquadramento del territorio
  • individuazione dei rischi e definizione degli scenari
  • modello di intervento.

Completano il documento le sezioni dedicate a informazione alla popolazione, formazione, esercitazioni e iniziative di protezione civile e cartografia.

È previsto che il documento di pianificazione della Provincia di Rimini venga rivisto e aggiornato con cadenza massima triennale nella sua completezza, con verifica degli aspetti più rilevanti quali scenari di rischio, modello di intervento, assetto politico-amministrativo, organizzazione della struttura di protezione civile, mentre l'aggiornamento dei dati relativi alla sezione anagrafica del piano deve essere almeno annuale, al fine di avere uno strumento sempre pienamente operativo.

Tra le misure che caratterizzano il modello d'intervento del Piano vi sono quelle a tutela delle persone vulnerabili.

Al punto 4.8 è descritta l'attività del Servizio Sanitario e l'Assistenza alle Persone in Condizioni di Fragilità Sociale e Disabilità.

Ai sensi dell’art. 18, comma 1, lettera a) , del decreto legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018, la pianificazione di protezione civile ai diversi livelli territoriali è l’attività di prevenzione non strutturale finalizzata, tra l’altro, «alla definizione delle strategie operative e del modello di intervento contenente l’organizzazione delle strutture per lo svolgimento, in forma coordinata, delle attività di protezione civile e della risposta operativa per la gestione degli eventi calamitosi previsti o in atto, garantendo l’effettività delle funzioni da svolgere con particolare riguardo alle persone in condizioni
di fragilità sociale e con disabilità…»

La vulnerabilità e la fragilità in relazione ai rischi naturali e antropici di cui all’art. 16 del decreto legislativo n. 1/2018 non è solo legata alle condizioni sanitarie e sociali della persona, ma anche alle caratteristiche del rischio considerato e dell’ambiente in cui la persona vive. Pertanto, non è possibile definire in modo schematico a priori categorie di popolazione che per diverse ragioni sono più suscettibili alle conseguenze di un evento calamitoso.

Il Decreto PCM 10 marzo 2025 “Indicazioni operative per la pianificazione degli interventi di protezione civile a favore di persone con specifiche necessità” con il termine «persone con specifiche necessità» fa riferimento a condizioni temporanee o permanenti che possono richiedere modifiche o integrazioni agli interventi di assistenza predisposti per la popolazione generale. Esistono infatti condizioni che in linea generale devono essere considerate nella pianificazione e attuazione di interventi di assistenza alla popolazione, in particolare, si fa riferimento a persone con disabilità motoria, sensoriale (visiva, uditiva), intellettiva e psichica, a patologie con effetti invalidanti, condizioni che richiedono specifico supporto di tipo assistenziale, sanitario, tecnologico.

Tale elenco non esaurisce la complessità legata alla vulnerabilità in emergenza, che dipendendo anche dal contesto, richiede l’approfondimento in loco di eventuali misure e procedure integrative per l’individuazione di tali vulnerabilità in fase emergenziale. La valutazione e la soddisfazione dei bisogni principali delle persone con specifiche necessità richiede, pertanto, a tutti i livelli territoriali, la collaborazione dei diversi soggetti che, a vario titolo, hanno competenze e risorse utili al superamento delle criticità.

Nel contesto di eventi emergenziali di protezione civile gli interventi a tutela della salute sono assicurati dai servizi sanitari regionali con il concorso delle strutture operative nazionali e regionali di protezione civile. In particolare, il coordinamento dell’assistenza alla popolazione con specifiche necessità rientra tra le competenze della Funzione di supporto «Sanità, assistenza sociale» sviluppata in stretto raccordo con la Funzione «Logistica materiali e mezzi» e la Funzione «Assistenza alla popolazione».

Al fine di disciplinare il coinvolgimento nel coordinamento sanitario in caso di eventi emergenziali, dei medici dei Distretti Sanitari, articolazione territoriale dell'Azienda Unità Sanitaria Locale (AUSL), nella Funzione «Sanità, assistenza sociale» e l’impiego degli infermieri AUSL nelle strutture preposte all'accoglienza della popolazione, il riferimento è la Direttiva PCM del 7 gennaio 2019 “Impiego dei medici delle Aziende sanitarie locali nei Centri operativi comunali ed
intercomunali, degli infermieri AUSL per l'assistenza alla popolazione e la scheda SVEI per la valutazione delle esigenze immediate della popolazione assistita”.

Allo scopo di organizzare, nel più breve tempo possibile, il ripristino dell'assistenza sanitaria e sociosanitaria territoriale nelle aree colpite da eventi calamitosi, la Direzione del Distretto AUSL competente per territorio, individua tra il personale medico, i propri rappresentanti per operare presso la Funzione «Sanità, assistenza sociale» dei Centri operativi territoriali e comunica in ordinario ai Sindaci del territorio di competenza, i recapiti utili all'attivazione in caso di evento. Le medesime informazioni sono condivise tra le direzioni regionali competenti in materia di sanità e protezione civile. 

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Fonte: Regione Emilia Romagna

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Link utili: Regione Emilia Romagna, Provincia di Rimini, D.Lgs. 1/2018 e ss.mm.ii. “Codice della Protezione Civile”, Decreto PCM 10 marzo 2025 “Indicazioni operative per la pianificazione degli interventi di protezione civile a favore di persone con specifiche necessità”, Dipartimento della Protezione Civile,