Questo articolo fornisce informazioni essenziali per la progettazione di interfacce utente interattive (sviluppate dal punto di vista dell'inclusività) che servono alle funzionalità dell'intelligenza artificiale e dalle quali gli utenti marginalizzati e marginali, le persone con disabilità, gli anziani e coloro che hanno accesso o competenza tecnologica limitati, possono trarre vantaggio.
Da qui gli scenari che sottolineano la necessità che i sistemi di IA siano elaborati con il fine di adattarsi alle preferenze e alle situazioni individuali. Questa distinzione evidenzia il contrasto tra Universal Design (UD) e Inclusive Design (ID).
L'UD adotta un approccio "misura adatta a tutti", che può inavvertitamente escludere coloro che non rientrano nella "norma". Al contrario, l'ID segue una filosofia "misura esclusiva". Progettando sistemi flessibili che soddisfano le esigenze individuali, l'IA può adattarsi alle preferenze e ai metodi di interazione specifici di ciascun utente. Questo approccio supporta utenti con esigenze diverse e consente a tutti di personalizzare il sistema in base alle proprie preferenze, dimostrando il potenziale inclusivo dell'IA e del machine learning per adattarsi a un'ampia gamma di esperienze personalizzate.
La progettazione inclusiva considera l'intera gamma della diversità umana in termini di abilità, lingua, cultura, genere, età, ecc. (IDRC). L'ID è una filosofia, una mentalità e una pratica che mira a garantire che prodotti, servizi e ambienti siano utilizzabili dal maggior numero possibile di persone senza la necessità di adattamenti o di una progettazione specializzata (Rob Imrie, Peter Hall, Taylor & Francis, 2003).
In conclusione, progettare sistemi di intelligenza artificiale con un design inclusivo in cui l'accessibilità sia centrale, è essenziale per far progredire una tecnologia davvero al servizio della società. Passando dalle interfacce utente tradizionali a quelle basate sull'intelligenza artificiale, utilizziamo nuovi modi per arricchire l'interazione dell'utente attraverso interattività, adattabilità, consapevolezza contestuale, assistenza predittiva e apprendimento continuo . Questi progressi aprono la strada alla creazione di esperienze altamente personalizzate, intuitive e accessibili che supportano utenti diversi, compresi quelli spesso emarginati o trascurati dal design convenzionale.
Il raggiungimento di questa visione dipende da un forte impegno nei confronti dei principi di progettazione inclusiva e dalla definizione degli standard per valutare l'inclusività dei sistemi di IA: standard che contribuiranno a garantire che questi sistemi siano realmente percepibili, utilizzabili, comprensibili per tutti. Integrando l'accessibilità nelle interfacce utente basate sull'IA e allineandosi alle linee guida WCAG del W3C, si può creare una tecnologia che consenta un coinvolgimento dinamico di tutti gli utenti, indipendentemente dalle loro capacità fisiche, cognitive o tecnologiche.
In definitiva, progettare con una prospettiva ID trasforma l'esperienza dell’utente, garantendo che gli anziani, le persone con disabilità e coloro che hanno accesso o competenze tecniche limitate, possano beneficiare in egual misura delle capacità dell'IA. In un futuro guidato dall'IA, porre l'approccio incentrato sull'uomo al centro delle pratiche di progettazione è vantaggioso ed essenziale per creare un panorama digitale equo, accessibile e stimolante per tutti, con l'obiettivo di costruire una società più equa.
Fonte: Medium
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