Atto europeo sull’accessibilità: NUE 112 per tutti

Con l’AEA - Atto europeo sull'accessibilità si compie un ulteriore passo avanti verso un’Europa più equa e inclusiva migliorando la vita quotidiana delle persone con disabilità e degli anziani in Europa
Atto europeo sull'accessibilità. European accessibility act EU

L’AEA - Atto europeo sull'accessibilità è stato approvato il 13 marzo 2019 dal Parlamento europeo e il 9 aprile anche dal Consiglio dell'Unione europea. La Direttiva, già concordata provvisoriamente con i Ministri UE il 19 dicembre 2018, stabilisce i requisiti per rendere più accessibili una serie di prodotti e servizi tecnologici, al fine di aiutare le persone con disabilità e gli anziani a partecipare attivamente alla vita sociale, oltre che incentivare le imprese a promuovere un’innovazione adatta a tutti.

La nuova direttiva stabilisce i requisiti per rendere più accessibili una serie di prodotti e servizi, come ad esempio computer e sistemi operativi, smartphone, tablet e TV, accesso ai servizi di contenuti audio-visivi e agli e-book e il numero d’emergenza 112. L'EAA indica i prodotti e i servizi che devono diventare più accessibili, senza imporre soluzioni tecniche dettagliate, aprendo così la strada all'innovazione. Le micro-imprese saranno esonerate da alcuni obblighi.

NUE 112. Una delle disposizioni più significative dell'AEA - Atto europeo sull'accessibilità è l'obbligo per gli Stati membri di rendere il numero di emergenza unico europeo 112 accessibile a tutti. "Gli Stati membri devono provvedere - infatti - affinché gli utenti finali con disabilità abbiano accesso ai servizi di emergenza mediante le comunicazioni di emergenza e in modo equivalente a quelli utilizzati dagli altri utenti finali". "Le comunicazioni di emergenza effettuate verso il numero unico di emergenza europeo "112" ricevono adeguata risposta, nel modo che più si adatta all'organizzazione nazionale dei sistemi di emergenza, presso lo PSAP* più idoneo, utilizzando gli stessi mezzi di comunicazione utilizzati dal richiedente, vale a dire mediante voce sincronizzata e testo (compreso testo in tempo reale), o, qualora sia offerto il video, voce, testo (compreso testo in tempo reale) e video sincronizzati come conversazione globale". 

Contesto. 80 milioni di persone con disabilità vivono nell'Unione europea (UE). Questa percentuale è destinata probabilmente ad aumentare con l'invecchiamento della popolazione. Come tutti i cittadini dell'Unione, le persone con disabilità hanno diritto all'accessibilità, vale a dire a "vivere in maniera indipendente e partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita" (art. 9 Convenzione ONU). Nella sua Carta dei diritti fondamentali, l'UE ritiene che l'accessibilità per le persone con disabilità costituisca un diritto fondamentale (articoli 21 e 26). In questo settore di competenza condivisa con gli Stati membri, l'Unione europea ha ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Eppure le persone con disabilità si trovano sovente ad affrontare una serie di problemi che ostacolano le loro attività quotidiane. Per rimediare a questa situazione, la Commissione europea ha adottato una strategia europea sulla disabilità per il periodo 2010-2020, evidenziando l'accessibilità come una delle sue priorità. Da allora, la Commissione ha promosso l'accessibilità nella sua agenda digitale. 

Prossimi step. Per entrare in vigore, il progetto di direttiva deve essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE. Gli Stati membri disporranno poi di tre anni di tempo per introdurre le nuove disposizioni nella legislazione nazionale e di sei anni per la loro applicazione. Sono inoltre previsti dei periodi transitori per situazioni specifiche.

*Public Safety Answering Point

Fonte: Parlamento europeo, Redazione Abili a proteggere, Uici 

Link utiliAtto europeo  sull’accessibilità (AEA), Video della seduta plenaria del Parlamento europeo del 12 marzo 2019

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