Bagnara Calabra, tre giorni per la pianificazione di protezione civile partecipata

A Bagnara Calabra tre giorni di lavori dedicati alla pianificazione di protezione civile partecipata, un progetto avviato dal Comune, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, la Regione Calabria e Fondazione CIMA e inserite nell’ambito della Settimana della Protezione Civile

immagine delle giornate formative di protezione civile nel Comune di Bagnara CalabraA Bagnara Calabra, tre giorni per la pianificazione di protezione civile partecipata. Informazione, ma soprattutto incontro e dialogo, sono gli elementi che più hanno caratterizzato le giornate dal 10 al 12 ottobre, dedicate al proseguimento della costruzione del percorso partecipato di pianificazione di protezione civile avviato dal Comune di Bagnara Calabra, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, la Regione Calabria e Fondazione CIMA. L'evento si inserisce inoltre nell'alveo delle iniziative dedicate alla Settimana della Protezione Civile.

Le attività di pianificazione partecipata sono state avviate nel novembre dello scorso anno, in occasione dell’esercitazione Sisma dello Stretto 2022, realizzata con l’obiettivo di verificare la risposta operativa del Servizio nazionale della protezione civile di fronte ad un evento sismico simulato, in un’area caratterizzata da una elevata pericolosità sismica, e al conseguente allertamento per probabile maremoto. Il comune di Bagnara Calabra è stato uno dei territori coinvolti nell’esercitazione.

In accordo con il Dipartimento della Protezione Civile, Fondazione CIMA ha deciso di proseguire anche quest'anno le attività, individuando in Bagnara Calabra un comune pilota dove sperimentare un percorso di pianificazione di protezione civile partecipata per favorire una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini nei confronti di uno strumento tecnico - operativo cruciale per la preparazione, la gestione e la ripresa in caso di emergenza. Il coinvolgimento della popolazione rappresenta, in questo quadro, un elemento cruciale per la realizzazione di un piano concreto realizzato grazie al contributo fattivo di conoscenza del territorio apportato dalla comunità locale. 

La sperimentazione ha portato  avanti due elementi in modo prioritario: la costruzione di collaborazione fra amministrazione e stakeholder e la previsione di contenuti relativi al tema della disabilità, intesa sia come elemento di   vulnerabilità sociale, sia come ambito privilegiato del percorso, grazie al quale sollecitare e favorire il rafforzamento della resilienza locale, attraverso lo sviluppo di reti di supporto – e in definitiva il rafforzamento dello spirito di comunità e collettività, condizione necessaria per poter rispondere in modo proattivo a un’emergenza.

Il 10 ottobre si è svolto quindi il primo incontro partecipato per dare avvio a questo percorso in collaborazione con Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà.

L’11 e il 12 ottobre sono state invece giornate di formazione rivolte agli amministratori, tecnici locali e volontari della Croce Rossa che hanno supportato il percorso partecipato con la cittadinanza. Diversi gli aspetti trattati: dalla conoscenza del codice di protezione civile ai sistemi di allertamento regionali; dalla mappatura del rischio alle fasi operative di prevenzione e risposta a un’emergenza. 

La  giornata formativa dell'11, in programma  dalle 9,00 alle 17,30  ha previsto gli interventi di: Fabio Brondi, del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, che ha dato spazio al percorso che ha dato vita alla Direttiva  sulla pianificazione,  Francesco Manti intervenuto sulla pianificazione di Protezione civile a livello comunale, Michele Folino Gallo della Protezione Civile Regione Calabria, sul rischio idrogeologico e sugli scenari di rischio nella Regione Calabria, e sul sistema di allertamento regionale per rischio idrogeologico.  Con il contributo di Rocco Masi della Fondazione Cima si è parlato del  presidio territoriale idrogeologico ed idraulico (U.T.M.C) e della mappatura del rischio, ponendo l'accento insieme ad Abili a proteggere, con Antonio Spica,  sul tema della disabilità in ambito di protezione civile.

La ripresa dei lavori nel pomeriggio è stata avviata con l'intervento di Michele Folino Gallo sui Centri di coordinamento, le azioni di protezione civile e le fasi operative.  Cristina Spatola del DPC è intervenuta sul tema della comunicazione istituzionale, mentre Giampaolo Sorrentino, sempre per il DPC ha descritto le funzioni del volontariato organizzato di Protezione Civile. L'intervento dell'ing. Marco Antonio Sergi, funzionario del Comune di Bagnara Calabra ha concluso i lavori con un la presentazione dell'organizzazione della protezione civile comunale.

Infine, le sessioni formative dedicate all'approfondimento sul funzionamento dei sistemi che operano a livello nazionale e territoriale per la prevenzione e la riduzione del rischio, si sono concluse con i lavori della giornata del 12 ottobre, dedicata a un’esercitazione “table top” (TTX, ossia sessioni di discussione focalizzate su ruoli e risposte nell’ambito di un’emergenza), al termine della quale è seguito un confronto sui punti di forza e debolezza rilevati, funzionale al miglioramento della pianificazione.

Fonte: Fondazione Cima Abili a proteggere

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