Arriva l'estate e arriva il rischio di possibili ondate di calore. Riportiamo le indicazioni della Protezione Civile e del Ministero della Salute per le persone più fragili e/o che vivono una disabilità
In caso di ondate di calore
Il caldo causa problemi alla salute nel momento in cui altera il sistema di regolazione della temperatura corporea. Normalmente il corpo si raffredda sudando, ma in certe condizioni ambientali questo meccanismo non è sufficiente. Se, ad esempio, il tasso di umidità è molto alto, il sudore evapora lentamente e quindi il corpo non si raffredda in maniera efficiente e la temperatura corporea può aumentare fino a valori così elevati da danneggiare organi vitali. La capacità di termoregolazione di una persona è condizionata da fattori come l'età, le condizioni di salute, l'assunzione di farmaci. I soggetti a rischio sono: le persone anziane o non autosufficienti, le persone che assumono regolarmente farmaci, i neonati e i bambini piccoli, chi fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all'aria aperta.
Per questo, durante i giorni in cui è previsto un rischio elevato di ondate di calore e per le successive 24 o 36 ore vi consigliamo di seguire queste semplici norme di comportamento:
Ondate di calore: chi sono le persone più a rischio?
Tutti gli studi epidemiologici concordano nell’indicare l’età come principale fattore che aumenta il rischio di decesso correlato alle alte temperature. In particolare, i bambini piccoli e gli anziani (soprattutto le persone sopra i 75 anni) sono le categorie maggiormente esposte a questo rischio. I fattori negativi che aumentano il rischio a queste età sono:
Riprendiamo le informazioni che ci fornisce l'Istituto Superiore di Sanità:
Sudando, il corpo elimina circa il 75% del calore totale; non sempre, però, questi meccanismi funzionano correttamente. Se, ad esempio, l’umidità è molto elevata, il sudore evapora più lentamente e il calore corporeo non viene eliminato come dovrebbe: questo è il motivo per cui il caldo umido è percepito maggiormente rispetto a quello secco.
Se ciò accade, come nel caso delle ondate di calore, la temperatura del corpo aumenta troppo causando, a volte, danni a diversi organi vitali, compreso il cervello.
Le persone anziane e i bambini al di sotto dei quattro anni tendono a sudare di meno ed è per questo che sono considerati le fasce più deboli.
Gli anziani, inoltre, avvertono meno dei giovani lo stimolo della sete e quando fa molto caldo sono portati a bere meno di quanto dovrebbero fare per poter sudare e disperdere il calore. [...]
Il consumo di alcolici, bevande che contengono caffeina e alcune medicine (come antidepressivi e farmaci per la cura della malattia di Parkinson) ostacolano la capacità di raffreddamento dell’organismo.
Non vanno, inoltre, sottovalutati i fattori socio-economici (vivere soli, in condizioni di povertà, essere senza casa, non avere accesso alle informazioni sanitarie), perché la povertà e la solitudine aumentano la condizione di fragilità.
Gli anziani, soprattutto se malati cronici o con malattie neurodegenerative (es. malattia di Alzheimer), sono a rischio di complicanze dovute alle ondate di calore, oltre che per la minore efficienza nella termoregolazione, hanno un ridotto stimolo della sete, sono più sensibili al calore soprattutto se si trovano in uno stato di ridotta mobilità.
I bambini molto piccoli sono a rischio anche perché dipendono dagli altri per regolare il clima dell’ambiente in cui si trovano areandolo, oscurandolo o raffreddandolo tramite l’uso di condizionatori e per l’assunzione di liquidi.
Per anziani, bambini e malati cronici, il caldo è un fattore di rischio ancora più grave se vivono in grandi città che, a causa della loro struttura, diventano delle isole di calore. Ciò avviene perché i materiali usati nella costruzione degli edifici e l'asfalto nero delle strade, di giorno, assorbono i raggi del sole e, di notte, non si raffreddano.
Inoltre, i motori delle automobili e dei condizionatori d'aria contribuiscono ad aumentare la temperatura media, mentre l'inquinamento atmosferico provoca un effetto serra locale che, sommato a quello globale, accresce i problemi respiratori.
Cosa fare? Alcuni consigli utili
Per sapere cosa fare e come comportarsi a seconda dei diversi livelli di rischio per la salute causati dalle ondate di calore, è consigliato consultare lo specifico sito del Ministero della Salute (Ondate di calore) dove in modo chiaro sono riportati utili consigli per il cittadino.
Per difendere al meglio la propria salute durante i giorni caratterizzati dalle ondate di calore è comunque importante:
Per le persone con malattie cardiologiche e pressione arteriosa alta (ipertensione) è consigliabile:
Se nonostante tutte queste precauzioni e avvertenze, dovessero comparire uno o più disturbi (sintomi) come, ad esempio, elevata temperatura corporea (febbre), nausea, sete intensa, crampi, confusione mentale, svenimento, è bene trasportare la persona in un luogo fresco e ventilato, cercando di raffreddare il corpo più velocemente possibile (usando panni bagnati con acqua fresca), fare bere liquidi e sali minerali, chiamare il proprio medico curante, la guardia medica o i numeri di soccorso sanitario (118).
Non somministrare mai farmaci per la febbre (come aspirina o tachipirina).
Fonti: