UICI: Usiamo gli smartphone come tutti gli altri

Il 12 giugno i Ministri Europei delle Telecomunicazioni hanno discusso a Bruxelles la Direttiva sull'accessibilità dei siti web degli enti pubblici e, di fronte alle preannunciate proposte di limitazioni, l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), insieme all'Unione Europea dei Ciechi, lancia un messaggio ai Ministri stessi, chiedendo di opporsi a quelle limitazioni e di «sostenere il nostro diritto alla parità di accesso alle informazioni e ai servizi online»
uici

 

Comunicato stampa UICI - I 28 ministri europei delle telecomunicazioni si incontreranno a Bruxelles venerdì 12 giugno per discutere una relazione sullo stato dei lavori del Consiglio in merito alla direttiva sull'accessibilità dei siti web degli enti pubblici. Ci preoccupa che i governi dell'UE siano pronti a ridurre drasticamente il campo di applicazione della proposta di direttiva.

La portata delle esclusioni in esame è ampia. Se le proposte andranno avanti, le app, che oggi sono di gran lunga la modalità più comune con cui le persone accedono ai servizi e ai contenuti on-line, potrebbero essere escluse dal campo di applicazione. Potrebbero essere esclusi anche i documenti scaricabili e i governi stanno inoltre valutando l’esclusione di "collezioni digitali nel settore della cultura, social media e altri contenuti di terze parti incorporati nei siti web degli enti pubblici ".

L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti insieme con l’Unione Europea dei Ciechi, European Blind Union – EBU, l'organizzazione che rappresenta gli interessi di 30 milioni di cittadini europei non vedenti e ipovedenti, fa appello ai ministri affinché respingano tali proposte. Usiamo gli smartphone come tutti gli altri, usiamo le app per accedere alle informazioni e ai servizi on-line. Abbiamo bisogno di accedere agli stessi contenuti online e servizi online che tutti danno per scontati. Con la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD), gli Stati membri si sono impegnati a garantire alle persone con disabilità la parità di accesso alle informazioni. L'Unione europea e la maggior parte degli Stati membri hanno ratificato la Convenzione, ma le proposte che verranno discusse il 12 giugno sono totalmente in contrasto con le disposizioni di legge vincolanti stabilite dalla Convenzione stessa. Sollecitiamo i ministri a riconoscere che oggi la maggior parte delle persone accedono regolarmente ai contenuti tramite dispositivi mobili e che le app stanno rapidamente diventando, per tutti, la via preferita per accedere a tali contenuti.

Le app sono il modo più semplice per accedere ai servizi e alle informazioni, anche per i non vedenti. Non possiamo accettare di rimanere esclusi dall'accesso al web a mezzo cellulare e dalle app. Sollecitiamo quindi tutti i 28 ministri che parteciperanno al Consiglio Telecomunicazioni del 12 giugno a opporsi alle limitazioni e a sostenere il nostro diritto alla parità di accesso alle informazioni e ai servizi online.

Fonte: Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti

Link utili: lavoriUnione Italiana dei Ciechi e degli IpovedentiEuropean Blind Union – EBU