112: il numero unico europeo per le emergenze

Gli europei si spostano sempre di più, per viaggi di piacere, per studio o lavoro. Se avete bisogno di avvertire la polizia, i vigili del fuoco o chiamare un'ambulanza, è possibile contattare gratuitamente i servizi di emergenza in tutta l'Unione europea componendo il 112, il numero europeo per le emergenze, da rete fissa o mobile
112 nue

Il Numero Unico Europeo 112 è stato introdotto nel 1991 con la direttiva 91/396/CEE, per mettere a disposizione dei cittadini un numero di emergenza unico per tutti gli Stati membri. Il 112 si è aggiunto così ai numeri di emergenza nazionali. Dal 1998 la normativa europea impone agli Stati membri di garantire che tutti gli utenti di telefonia fissa e mobile possano chiamare gratuitamente il 112. Dal 2003 inoltre gli operatori di telecomunicazioni devono fornire ai servizi di emergenza informazioni sulla localizzazione del chiamante per consentire loro di rintracciare rapidamente le vittime di incidenti. Gli Stati membri hanno inoltre il compito di sensibilizzare i cittadini sull'uso del 112. Tuttavia, non superano il 30% i cittadini europei che conoscono il 112 come numero unico europeo d'emergenza, accessibile sia in patria, sia all'estero.

Alcuni Stati membri (Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Portogallo, Romania, Malta e Svezia) hanno adottato il 112 come principale numero di emergenza, mentre nella maggior parte degli altri Stati membri il 112 funziona in parallelo con i numeri di emergenza nazionali. Il 112 è inoltre in uso in alcuni paesi non membri dell'Unione Europea (come la Svizzera e il Sudafrica) ed è disponibile in tutto il mondo sulle reti di telefonia mobile (GSM).

In Italia. Nel nostro Paese, l'attivazione del Numero Unico è in fase pilota. La sperimentazione è partita nel 2010 a Varese ed è in corso di estensione in tutta la Lombardia. La direttiva europea prevede che attraverso il 112, sia da telefono fisso che da cellulare, il cittadino europeo possa chiedere l'intervento di emergenza grazie a una centrale operativa in grado di smistare la richiesta al terminale adeguato. Il servizio sarà successivamente esteso a tutta l'Italia, e consentirà una maggiore rapidità degli interventi di soccorso e la razionalizzazione dei costi e delle risorse. Il servizio prevede l'accessibilità anche a persone con disabilità e un servizio di risposta multilingue.

In Italia al momento restano attivi i numeri di emergenza nazionali: il 113 della Polizia di Stato, il 115 dei Vigili del Fuoco, il 118 per il Soccorso sanitario.

Fonte: Parlamento Europeo

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