Pianificare per il territorio. Il ruolo del Volontariato di Protezione Civile

Un Tavolo di lavoro, specifico sul tema della pianificazione, agli Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile 2022, ha inquadrato il ruolo dei volontari alla luce del Codice della Protezione Civile e fornito spunti di riflessione per incentivare la collaborazione con gli enti territoriali.

Il ruolo del volontariato di protezione civile è dichiarato da istituzioni e cittadini di fondamentale importanza e con il Decreto legislativo n. 1 del 2018 viene disciplinata e incentivata la partecipazione della cittadinanza a tutte quelle iniziative volte ad accrescere la resilienza delle comunità. Tra le attività normate ci sono quelle di supporto alle autorità competenti nella predisposizione e attuazione dei piani di protezione civile.

Un Tavolo di lavoro specifico sul tema del pianificare, agli Stati Generali del Volontariato

Per poter analizzare il ruolo e l’impegno del volontariato nell’ambito della pianificazione di protezione civile è fondamentale partire dall’analisi del contesto normativo e, in particolar modo, dal Decreto legislativo n.1 del 2018. Il Codice della Protezione Civile, all’art. 38, sancisce infatti che “il volontariato organizzato prende parte alle attività di predisposizione ed attuazione dei piani di protezione civile, secondo forme e modalità da concordare con l’autorità competente, e può richiedere copia degli studi e delle ricerche elaborati da soggetti pubblici in materia di protezione civile. Il Dipartimento della protezione civile dispone, d’intesa con le regioni e le province autonome interessate, anche mediante appositi corsi di formazione, iniziative dirette a favorire la partecipazione del volontariato organizzato. Nell’ambito delle attività di predisposizione e di aggiornamento dei piani di protezione civile, le autorità competenti possono avvalersi del volontariato organizzato, nei confronti dei quali e dei relativi aderenti, si applicano i benefici di legge”.

In linea con quanto previsto dal Codice della Protezione Civile sul tema è intervenuta successivamente la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2021 recante gli “Indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali”. Emanata ai sensi dell’art. 18 del Codice, la Direttiva stabilisce che “il volontariato organizzato di protezione civile prende parte alle attività di redazione ed aggiornamento della pianificazione partecipando secondo le forme e le modalità che saranno concordate con l’Autorità competente”.

Alla luce della normativa vigente e nell’ottica di definire le attività nelle quali coinvolgere i volontari per la predisposizione e l’aggiornamento dei piani, è fondamentale la programmazione di linee guida comuni, condivise a livello nazionale. Indirizzi precisi e puntuali per dare un orientamento unitario alle azioni nelle quali il volontariato possa partecipare.

Nel Tavolo di lavoro dedicato alla pianificazione è emerso come tema di fondamentale importanza la formazione dei volontari, processo nel quale devono intervenire in prima battuta le amministrazioni competenti, che sarebbe auspicabile costituiscano gruppi di lavoro trasversali, anche con l’obiettivo di creare momenti di confronto.

Il passaggio sostanziale è rappresentato dal riconoscimento, da parte delle amministrazioni locali, del volontario come importante attore ai fini della pianificazione. Il volontariato può essere impiegato in diverse fasi della pianificazione di protezione civile, partendo dalla redazione dei documenti, passando alla divulgazione del piano per arrivare a testare sul campo l’attività pianificata e a partecipare infine ai successivi momenti di aggiornamento. In ogni fase, l’attività che coinvolge il mondo del volontariato deve essere programmata nel rispetto dei ruoli istituzionali.

Anche nelle attività di presidio territoriale il volontariato costituisce una risorsa indispensabile e, come “sentinella del territorio”, può giocare un ruolo fondamentale all’interno di tutto il processo di pianificazione.

Altro argomento di discussione e condivisione del Tavolo riguarda la pianificazione partecipata e come la stessa possa essere strutturata. Il ruolo del volontariato su questo tema può essere messo in campo attraverso molteplici attività: con la creazione di tavoli permanenti, focus group per approfondire criticità emerse, raccolta e analisi dei feedback attraverso form online successivi alla pubblicazione e alla divulgazione del piano di protezione civile.

L’obiettivo del Tavolo di lavoro è, dunque, quello di provare a definire e inquadrare, alla luce di quanto disposto dalla normativa vigente, il ruolo dei volontari nella pianificazione di protezione civile e fornire spunti di riflessione per incentivare la collaborazione con gli enti territoriali.

È necessaria una riflessione su alcuni temi fondamentali: in quali fasi della pianificazione il volontariato può fornire maggiore supporto alle amministrazioni competenti; in quali aspetti può dare un contributo nella predisposizione del piano (raccolta dati, pianificazione partecipata, analisi delle vulnerabilità sociali); con quali modalità può partecipare nella fase di aggiornamento e attuazione e, infine, che supporto i volontari possono offrire nella sperimentazione e divulgazione dei piani di protezione civile in occasione, ad esempio, di esercitazioni o eventi che prevedano momenti di informazione alla popolazione.

Non ultimo, nel contesto della pianificazione, non va trascurata l’attenzione ai temi della salvaguardia dell’ambiente, dei cambiamenti climatici e delle relative misure di adattamento, per la definizione del ruolo e delle azioni che possano vedere coinvolto in forma attiva il volontariato di protezione civile.

Fonte: Stati Generali del Volontariato di Protezione Civile - Università di Roma Tre (Leggi il documento, cliccando qui)

 

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