Coronavirus 2019-nCoV: le risposte dell’OMS e Ministero della Salute

Nuovo coronavirus 2019-nCoV: dall'OMS e Ministero della Salute le risposte alle domande più frequenti e un numero di pubblica utilità

OMS. Il Coronavirus 2019-nCoV sta creando preoccupazione in tutto il mondo, Italia compresa. L'OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, ha pubblicato sul proprio sito le informazioni sul corretto comportamento da tenere per ridurre al minimo il rischio di contagio. 

Un focus è rivolto alle persone vulnerabili.

Il coronavirus colpisce le persone anziane o anche i giovani sono sensibili? 

Le persone di tutte le età possono essere infettate dal coronavirus 2019-nCoV. Le persone anziane e le persone con patologie preesistenti, come asma, diabete e malattie cardiache, sembrano essere più vulnerabili e rischiano di ammalarsi gravemente.

Ministero Salute. Il nostro Paese si è attivato con una campagna informativa promossa del Ministero della Salute attraverso l'ISS, Istituto Superiore di Sanità, volta a informare in maniera corretta i cittadini senza generare allarmismi, attivando il numero telefonico di pubblica utilità 1500 a disposizione per informare la popolazione. Nella sezione del sito del Ministero dedicato al nuovo coronavirus, sono presenti numerose FAQ, tra cui ne riportiamo alcune (ultimo aggiornamento 6 febbraio 2020).

Che cos'è un coronavirus? 

I coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Che cos'è un nuovo coronavirus? 

Un nuovo coronavirus (nCoV) è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. In particolare quello denominato 2019-nCoV., non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina a dicembre 2019.

Il nuovo coronavirus 2019-nCoV è lo stesso della SARS? 

Il 2019-nCoV appartiene alla stessa famiglia di virus della Sindrome Respiratoria Acuta Grave (SARS) ma non è lo stesso virus

Quanto è pericoloso il nuovo virus? 

Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale. Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache.

Come si contrae questo coronavirus? 

Sono necessarie maggiori informazioni per comprendere meglio le modalità di trasmissione e le manifestazioni cliniche di questo nuovo virus, tuttavia è stata ormai dimostrata la possibilità di trasmissione da persona a persona sia in Cina sia in altri paesi. La fonte di questo nuovo virus non è ancora nota. Pertanto, sarebbe prudente ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute durante i viaggi verso o dalle aree colpite.

Il nuovo coronavirus può essere trasmesso da persona a persona? 

Si, il nuovo coronavirus può essere trasmesso da persona a persona, generalmente dopo un contatto stretto con un caso infetto.

L’infezione da nuovo coronavirus può essere contratta da un caso che non presenta sintomi (asintomatico)? 

Secondo i dati attualmente disponibili, le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. L’OMS considera non frequente l’infezione da nuovo coronavirus prima che sviluppino sintomi.

Chi può contrarre l’infezione?

Le persone che vivono o che hanno viaggiato in aree infette dal nuovo coronavirus possono essere a rischio di infezione. Attualmente il nuovo coronavirus sta circolando in Cina dove è segnalato il maggior numero di casi. Negli altri paesi la maggioranza dei casi riportati ha effettuato recentemente un viaggio in Cina. Pochi altri casi si sono manifestati in coloro che hanno vissuto o lavorato a stretto contatto con persone infettate in Cina.

Le persone possono contrarre l'infezione da nuovo coronavirus dagli animali?

Indagini dettagliate hanno scoperto che, in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli esseri umani e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli esseri umani. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più coronavirus. La fonte animale del nuovo coronavirus non è stata ancora identificata. Si ipotizza che i primi casi umani in Cina siano derivati da una fonte animale.

Posso contrarre l’infezione dal mio animale da compagnia? 

No, al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possano diffonderla.

Come si diffonde? 

Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto con le goccioline del respiro delle persone infette, ad esempio quando starnutiscono o tossiscono o si soffiano il naso. È importante perciò che le persone ammalate applichino misure di igiene quali starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l'uso e lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche.

Quanto dura il periodo di incubazione?

Il periodo di incubazione rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici. Si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni.

Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus? 

Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l'infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte. 

Qual è la differenza tra i sintomi dell’influenza, di un raffreddore comune e del nuovo coronavirus? 

I sintomi sono simili e consistono in tosse, febbre, raffreddore. Sono tuttavia causati da virus differenti, pertanto, in caso di sospetto di coronavirus, è necessario effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.

Emergenza Coronavirus: la risposta nazionale. Il 31 gennaio 2020 il Consiglio dei Ministri dichiara lo stato di emergenza, per la durata di sei mesi, in conseguenza del rischio sanitario connesso all'infezione da Coronavirus. Al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, è affidato il coordinamento degli interventi necessari a fronteggiare l’emergenza sul territorio nazionale. Le principali azioni coordinate dal Capo del Dipartimento sono volte al soccorso e all'assistenza della popolazione eventualmente interessata dal contagio, al potenziamento dei controlli nelle aree aeroportuali e portuali, in continuità con le misure urgenti già adottate dal Ministero della salute, al rientro in Italia dei cittadini che si trovano nei Paesi a rischio e al rimpatrio dei cittadini stranieri nei Paesi di origine esposti al rischio.

Fonte: OMS, Ministero della Salute, Dipartimento della Protezione civile

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