A Bruxelles si parla di emergenze e situazioni di rischio

In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità a Bruxelles si svolgerà una conferenza di due giorni, promossa dal Consiglio Europeo, dedicata per alle persone disabili in situazione d’emergenza
esercitazione twist sul soccorso persona con disabilità motoria per raccolta dati in Piano Comunale di protezione civile

A margine delle iniziative programmate in questi giorni a livello continentale dall’Unione Europea, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità – che dal 1993 è diventata anche la Giornata Europea – segnaliamo l’interessante conferenza di due giorni, in corso di svolgimento tra oggi e domani, 4 e 5 dicembre, promossa dal Consiglio Europeo sul tema Including People with Disabilities in Disaster Preparedness and Response, riguardante cioè l’inclusione delle persone con disabilità in situazioni di emergenza (disastri di origine naturale o umana).

Rimandando i lettori al programma completo dell’incontro, segnaliamo che ad esso partecipa anche, per l’Italia, Giampiero Griffo, componente dell’Esecutivo Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International), rapprresentando in tale sede l’EDF (European Disability Forum).
Ne pubblichiamo il seguente intervento, preparatorio a quello presentato a Bruxelles (Inclusion of persons with disabilities in emergency and humanitarian aids), cogliendo anche l’occasione per aggiornare i Lettori, in calce, sui Paesi del mondo (151) che hanno finora ratificato la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

«Linclusione delle persone con disabilità come target specifico in situazioni di emergenza è recente. Un impulso fondamentale lo ha dato la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, che ha riconosciuto il rispetto dei diritti umani in tutti gli àmbiti di vita della società. In particolare, l’articolo 11 (Situazioni di rischio ed emergenze umanitarie) e l’articolo 32 (Cooperazione internazionale) impegnano i 151 Paesi che hanno ratificato la Convenzione (il 77% degli Stati membri dell’ONU, tra cui l’Italia e l’Unione Europea) ad intervenire in quest’area.

Il 15% della popolazione mondiale vive con una disabilità e circa 8 milioni sono state nel 2013 le persone con disabilità sfollate a causa di disastri naturali o causati dall’uomo. Le Nazioni Unite hanno avviato un tavolo di discussione, anche all’interno dei post-Millennium Development Goals [“Obiettivi di Sviluppo del Millennio, post-2015”, N.d.R.], e vari manuali e vademecum sono stati pubblicati sulla materia.

Il punto di riferimento internazionale è la Carta di Verona (Sul salvataggio delle persone con disabilità in caso di disastri), documento prodotto nel 2007, che affronta in maniera esaustiva tutti gli elementi di cui si deve tenere conto per includere queste persone negli interventi umanitari e di emergenza (non discriminazione, eguaglianza di opportunità, accessibilità, partecipazione).

E ancora, il Parlamento Europeo ha sottolineato in due risoluzioni di tener conto delle persone con disabilità in situazioni di rischio e di sostegno umanitario, mentre l’Unione Europea ha incluso questo target nel punto 39 del Consenso Europeo sull’Aiuto Umanitario e anche la Strategia dell’Unione sulla Disabilità 2010-2020 include specifici impegni in materia al punto 8.

Lo stesso Consiglio d’Europa, inoltre, è impegnato nella redazione di linee guida sul tema Disability Inclusive Disaster Risk Reduction, presentate di recente a Bruxelles, sulla base dell’accordo EUR-OPA (European and Mediterranean Major Hazards Agreement).

In Italia, infine, il MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) ha incluso il tema all’interno del Piano d’Azione sulla Disabilità della Cooperazione Italiana (2013), che è diventato parte del Programma di Azione Biennale per la Promozione dei Diritti e l’Integrazione delle Persone con Disabilita, approvato dal Governo Italiano lo scorso anno, e la Protezione Civile sta lavorando a linee guida sulla stessa materia.

Molte di queste iniziative sono il risultato delle pressioni esercitate sulle Istituzioni dalle organizzazioni di persone con disabilità, che giocano nel ruolo di protagonisti – ma anche di esperti – per far rispettare i diritti sul principio dello slogan Nulla su di Noi, senza di Noi.
Giampiero Griffo».

Vai alla fonte dell'articolo per consultare l'elenco ufficiale prodotto dall’ONU dei paesi ratificatori della Convenzione.

Suggeriamo anche la consultazione di: www.un.org/disabilities

Fonte: Superando

Link utili: programma completoConvenzione ONU