Il piano di emergenza intercomunale partecipato della Val di Cecina

Sala piena e tante proposte. È questa la sintesi della serata finale del progetto partecipativo Sicurinsieme sul Piano di Emergenza intercomunale della Bassa Val di Cecina che ha visto la collaborazione tra i Comuni di Rosignano Marittimo, Cecina, Castagneto Carducci e Bibbona

L’evento finale in plenaria del progetto partecipativo Sicurinsieme si è tenuto venerdì 12 maggio, finanziato dall’Autorità per la Partecipazione della Regione Toscana e promosso dalla gestione associata di protezione civile che vede cooperare i Comuni di Rosignano Marittimo (capofila), Cecina, Castagneto Carducci e Bibbona. 

“Si è trattato di un momento di discussione molto intenso e interessante - ha detto il vicesindaco di Rosignano Daniele Donati - in cui i protagonisti sono stati i cittadini e i volontari delle associazioni di protezione civile dei quattro Comuni associati. Per quasi quattro ore i partecipanti hanno dibattuto attorno alle problematiche cruciali della sicurezza e dell’incolumità pubblica, che incrociano la questione fondamentale dell’efficienza e della funzionalità del Piano di Emergenza intercomunale”. 

"Abbiamo organizzato questo progetto sperimentale – ha aggiunto Donati – in ossequio al principio, ormai ampiamente diffuso, che occorra far uscire i Piani di Emergenza dai cassetti dell’ente e farli conoscere alla popolazione per incrementare la capacità di resilienza delle nostre Comunità in caso di eventi calamitosi”. 

L’obiettivo del processo partecipativo era quello di chiamare un campione di cittadini a discutere di protezione civile, dei rischi del territorio e di auto protezione, oltre che delle metodiche che i Comuni della Bassa Val di Cecina adotteranno nel nuovo Piano di Emergenza per comunicare con la popolazione in caso di evento calamitoso. 

Un progetto sperimentale che prevede una gestione associata intercomunale. "Sono state centinaia le persone - hanno chiarito gli esponenti dei Comuni - che hanno preso parte, nelle varie fasi progettuali, a questo primo esperimento di democrazia partecipativa applicata alla Protezione Civile nella Bassa Val di Cecina". Nella fase iniziale, oltre al campione di popolazione selezionato, sono stati coinvolti in incontri formativi i ragazzi delle scuole dei quattro Comuni ai quali è stato spiegato cos'è la protezione civile e quali sono i corretti comportamenti da adottare in caso di emergenza.
Nei prossimi giorni sul portale “Partecipa Toscana” della Regione, nella sezione dedicata al progetto “Sicurinsieme”, sarà pubblicato il resoconto di quanto scaturito e chiunque potrà verificare di persona quanto siano state interessanti e, soprattutto, calzanti le indicazioni avanzate dai cittadini e dai volontari che hanno deciso di partecipare per dare il loro contributo alla pubblica amministrazione. Le proposte hanno riguardato le aree di attesa (cioè i luoghi sicuri dove dirigersi in caso di emergenza per ricevere la prima assistenza), la perimetrazione dei rischi del territorio, i suggerimenti per incrementare il livello di auto protezione tra i cittadini e l’indicazione degli strumenti comunicativi da privilegiare sia per potenziare la prevenzione, sia da adottare nel corso di emergenze.

Inoltre una porzione di discussione è stata riservata ad approfondire la delicatissima tematica della gestione in emergenza delle persone con disabilità fisiche.

Adesso i Consigli comunali dei quattro Comuni, dopo il vaglio tecnico, faranno proprie le istanze scaturite dai cittadini nel corso del processo partecipativo inserendole nel Piano di emergeza in fase di aggiornamento. L’intero processo partecipativo è stato supervisionato da un Comitato di Garanzia composto da cinque rappresentanti delle associazioni del volontariato della Bassa Val di Cecina: Giuseppe Bernardo, Ernesto Spagnoli, Augusto Fustella, Luciano Fabiani e Alessandro Nassisi.

Fonte: Open ToscanaQuinewsCecina

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