Protezione civile: la legge sul riordino in vigore da aprile

Le parole del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio: «Esprimo la mia più sincera gratitudine a tutti i parlamentari che hanno reso possibile l’approvazione della legge delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale e coordinamento della protezione civile.»
legge raffigurata da un libro aperto, uno chiuso ed una bilancia

Entrerà in vigore il prossimo 4 aprile la legge 16 marzo 2017, n. 30 “Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 66 del 20 marzo 2017

Siamo felici di sottolineare che al punto d dell'art. 1 si tiene espressamente conto delle persone con fragilità e disabilità per le quali, come per tutti i cittadini, sono previste iniziative volte alla partecipazione attiva alle attività di protezione civile sia in tempo di pace che in emergenza. Punto centrale della legge delega riguarda, infatti, la disciplina della partecipazione e delle responsabilità dei cittadini, allo scopo di promuovere la resilienza delle comunità, anche attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri di ciascuno.

Il Governo è delegato ad adottare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della legge 16 marzo 2017, n. 30, uno o più decreti legislativi di ricognizione, riordino, coordinamento, modifica e integrazione delle disposizioni legislative vigenti che disciplinano il Servizio nazionale della protezione civile e le relative funzioni nei seguenti ambiti:

a) definizione delle attività di protezione civile come insieme delle attività volte a tutelare l'integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni (...).

b) organizzazione di un sistema policentrico che operi a livello centrale, regionale e locale, (...).

c) attribuzione delle funzioni in materia di protezione civile allo Stato, alle regioni, ai comuni, alle unioni dei comuni, alle città metropolitane, agli enti di area vasta (...).

d) disciplina della partecipazione e delle responsabilità dei cittadini, singoli e associati anche mediante le formazioni di natura professionale, alle attività di protezione civile, con riferimento alla pianificazione delle iniziative da adottare per fronteggiare l'emergenza, alle esercitazioni, alla diffusione della conoscenza e della cultura della protezione civile allo scopo di promuovere la resilienza delle comunità, anche attraverso la consapevolezza dei diritti e dei doveri, e l'adozione di misure di autoprotezione, con particolare attenzione alle persone in condizioni di fragilità sociale e con disabilità, nonché di promuovere e sostenere le organizzazioni di volontariato operanti nello specifico settore, anche attraverso la formazione e l'addestramento dei volontari ad esse appartenenti, favorendone l'integrazione in tutte le attività di protezione civile.

f) istituzione di meccanismi e procedure per la revisione e la valutazione periodica dei piani di emergenza comunali, (...).

L'approvazione votata «è segno dell’attenzione che il Parlamento tutto ha voluto dimostrare, ancora di più in questo particolare momento, verso un tema chiave, la protezione civile appunto, che ci riguarda tutti, nessuno escluso, perché ha a che fare con le attività, strategiche, per tutelare la vita, i beni e il nostro splendido territorio». Così il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha commentato l’ultimo atto dell’iter della legge delega al Governo per il riordino del sistema di protezione civile.

Fonte: Dipartimento Protezione Civile, Gazzetta Ufficiale, Redazione